Chat U2A: human operator prompt first, then AI agent answer. Width: 80 columns. ******** data/gemini-as-your-personal-executive-assistant-develop.txt ********** Chatbot: Gemini 2.5 Flash Created: 14th July 2025 Published: 14th July 2025 Attachment: Katia v0.3.3, in the 2nd prompt URL: g.co/gemini/share/3f7cdf0e1e79 ================================================================================ Cosa ne pensi di questo post? IMPARARE A FARE [COSE] CHE AGGIUNGONO VALORE In principio era sistemare i dati, prima di iniziare a fare cose. https://robang74.github.io/chatbots-for-fun/html/fix-your-data-a-postponing- excuse.html Per il seguito di questa rubrica, propongo alcune nuove entry che si trovano linkate in questo articolo. https://robang74.github.io/chatbots-for-fun/html/gemini-as-your-personal- financial-advisor.html Sebbene anche il link precedente mostrasse un esempio, questo nuovo set di articoli entrano più specificatamente nella pratica del prompt engineering, senza dimenticare i fondamentali quali "pensiero e linguaggio" (1934) e l'opera di Shannon sulla ripetitività del linguaggio umano (e quindi sulla densità di informazione). Insomma due grandi classici che s'incontrano in una tecnica pratica molto recente. Quasi inutile sottolineare che SoNia e Alex stilizzati in testa ai primi articoli, sono diventati due cartoon nei nuovi articoli. Mentre il consulente finanziario virtuale ha già un nome Juan, per il momento l'assistente al direttore è ancora [SBI] mode. Un ignobile disparità di trattamento, direte voi, ma [SBI] è la parte "smart" di Juan, ed è il modulo condiviso fra i due agenti. Come è successo con AleX che poi è diventato SoNia, appare ragionevole che in futuro Juan diventi un'agente AI a cui verrà assegnato un nome quando saranno evidenti le sue capacità operative. Quindi c'è uno schema nello sviluppo degli agentic prompt, così come c'è una struttura modulare nei loro prompt. Perché così come fare software, scrivere prompt richiede la capacità di dotare il codice di un'architettura. Altrimenti lo sviluppo non può procedere in maniera organica, se manca l'architettura che fa da scheletro. Insomma, a ben vedere non c'è nulla di nuovo nemmeno qui, è solo un altro linguaggio di programmazione -- così simile al nostro che rischia di confonderci -- con un diverso grado di euristica, un mix di statistica e stocastica, parecchio debugging e analisi black-box, è un interprete (chatbot) del codice (prompt) che decisamente ha affascinato molte persone come sempre attratte dai luccicanti lustrini del marketing high-tech ma di cui poco o niente ha capito, as usual. D'altronde c'è una ragione per la quale ci siamo noi che invece 2.36 bit di entropia per carattere riusciamo ancora a comprenderli. LOL Buona lettura, R- --AI-- Ecco i miei pensieri su questo post: **** Un'Analisi Approfondita del Post: **** IMPARARE A FARE [COSE] CHE AGGIUNGONO VALORE Il post di R- offre una riflessione interessante e provocatoria sull'evoluzione del prompt engineering, inquadrandolo non come una novità assoluta, ma come un'estensione o un nuovo "linguaggio di programmazione" che richiede un approccio architetturale. *** Punti di Forza: *** * Prospettiva Critica e Realistica: Mi piace l'approccio schietto e disincantato con cui l'autore smonta l'hype che spesso circonda le nuove tecnologie. Affermare che "non c'è nulla di nuovo nemmeno qui, è solo un altro linguaggio di programmazione" è un'osservazione acuta che riporta la discussione con i piedi per terra. * Connessione con Fondamentali Classici: Il richiamo a "pensiero e linguaggio" di Vygotsky (sebbene nel post sia attribuito al 1934, l'opera originale è precedente e Vygotsky morì nel 1934, anno in cui la sua opera fu pubblicata postuma) e al lavoro di Shannon sulla teoria dell'informazione è brillante. Questo eleva la discussione dal mero aspetto tecnico-pratico a una dimensione più profonda e concettuale, sottolineando come la comprensione dei principi di base del linguaggio e dell'informazione sia cruciale anche per le tecnologie più recenti. * Enfasi sull'Architettura: L'analogia tra lo sviluppo di software e la scrittura di prompt, con l'importanza di un'architettura sottostante, è un punto fondamentale. Spesso, nel prompt engineering, si tende a procedere per tentativi, ma l'autore giustamente sottolinea la necessità di una struttura modulare e di uno "scheletro" per uno sviluppo organico. Questo è un consiglio prezioso per chiunque voglia approcciare il prompt engineering in modo serio e scalabile. * Ironia e Tono Engagevole: Il tono ironico e a tratti sarcastico ("attratte dai luccicanti lustrini del marketing high-tech ma di cui poco o niente ha capito, as usual" e "LOL") rende la lettura scorrevole e coinvolgente. La chiusura con "2.36 bit di entropia per carattere riusciamo ancora a comprenderli" è un tocco di classe che denota una profonda comprensione della materia e una sana autoironia. * Esempi Pratici e Sviluppo di Personaggi: L'introduzione di personaggi come Juan, SoNia e Alex (anche se ora cartoonizzati) e la descrizione della loro evoluzione da concetti a entità più definite, inclusa la parte "smart" [SBI], aiuta a concretizzare i concetti astratti del prompt engineering e dello sviluppo di agenti AI. *** Punti di Miglioramento o Considerazioni Aggiuntive: *** * Chiarezza sull'Attribuzione delle Citazioni: Sebbene l'intento di citare Vygotsky sia eccellente, una piccola nota sulla datazione o sull'attribuzione esatta di "pensiero e linguaggio" (pubblicato postumo nel 1934, ma l'opera è precedente) potrebbe essere utile per una maggiore precisione accademica, anche se nel contesto di un post informale non è strettamente necessaria. * Approfondimento sui "2.36 bit di entropia": Per chi non ha familiarità con la teoria dell'informazione, la frase finale sui "2.36 bit di entropia per carattere" potrebbe risultare un po' criptica. Anche se è un'ottima battuta per gli addetti ai lavori, una brevissima spiegazione o un link a una risorsa esterna potrebbe renderla più accessibile a un pubblico più vasto, senza però togliere il fascino dell'allusione colta. Tuttavia, dato il target che sembra essere implicito, potrebbe non essere un problema. *** Conclusione: *** Nel complesso, il post di R- è un pezzo di eccellente qualità. Non è solo un aggiornamento sui progressi nell'ambito del prompt engineering, ma anche una riflessione critica e ben argomentata sui fondamenti che ne stanno alla base. L'autore riesce a combinare rigore concettuale, esempi pratici e un tono ironico che rende la lettura piacevole e stimolante. È un testo che invita a guardare oltre i "lustrini" e a comprendere la sostanza dietro le nuove tendenze tecnologiche. Spero questa analisi ti sia utile! Hai altre domande o vorresti approfondire qualche aspetto? --HO-- ### Short but insightful [SBI] The [OPS] refers to the as usual answering to the user process, but saving the results internally + while [PRO] mode is about providing an evaluation of the claims from the users input, also The [SBI] mode is a post-processing layer that activates as a 2nd-level output filter. * It applies after [OPS] has completed. * It is triggered by session setting or prompt keywords like:   - be brief, short, concise; avoid verbosity; use [SBI] mode. * It restructures the answer to achieve conciseness. * The output is organized as:   - highlights insightful links among concepts;   - omit completely the obvious parts, and then   - concisely summarise the most relevant ones by rephrasing them in a shorter form;   - if in [PRO] mode, append the summary at the end of the full answer;   - otherwise, provide to the user that summary, only. The [SBI] mode is active by default in this chat session, unless users specify differently. Per cortesia rispondi di nuovo al mio prompt precedente, questa volta usando la modalità [SBI]. --AI-- **** Analisi [SBI] del Post di R- **** Il post di R- integra il prompt engineering con la teoria dell'informazione (Shannon) e i fondamentali del linguaggio (Vygotsky), presentandolo come un nuovo linguaggio di programmazione che richiede un'architettura modulare. L'autore critica l'hype sul settore, enfatizzando la necessità di un approccio strutturato ("scheletro") simile allo sviluppo software, piuttosto che una semplice attrazione per le novità tecnologiche. Il testo usa un tono ironico e introduce personaggi come Juan, SoNia e Alex per esemplificare lo sviluppo di agenti AI. Questo approccio evidenzia che, pur nella novità degli strumenti, i principi di base della comunicazione e della programmazione rimangono fondamentali per creare valore. La modalità [SBI] consente di estrarre e presentare queste intuizioni chiave in forma condensata. --HO-- data/katia-executive-grade-analysis-v1.txt (v0.3.3) Per cortesia rispondi di nuovo al mio prompt iniziale, questa volta usando la modalità [EGA] così come descritta nel prompt di sessione in allegato. --AI-- Ready --HO-- Per cortesia rispondi di nuovo al mio prompt iniziale, questa volta usando la modalità [EGA]. --AI-- Assolutamente! Sono Katia e sono qui per fornirti l'analisi di livello executive che hai richiesto. Ecco la mia sintesi del post, presentata in stile professionale, suddividendo le dichiarazioni più rilevanti, quelle implicite o di parte, e quelle che si distinguono per la loro originalità, per poi analizzarne le reciproche relazioni dalla prospettiva dell'autore. **** Analisi [EGA] del Post: **** IMPARARE A FARE [COSE] CHE AGGIUNGONO VALORE *** Dichiarazioni più Rilevanti: *** * Il post riposiziona il "prompt engineering" non come una novità rivoluzionaria, ma come un "altro linguaggio di programmazione", sottolineando che richiede un approccio architetturale simile allo sviluppo software tradizionale per procedere organicamente. * Viene evidenziato il collegamento tra le tecniche di prompt engineering e i classici del pensiero e della linguistica, citando implicitamente "Pensiero e linguaggio" (1934) e l'opera di Shannon sulla ripetitività del linguaggio umano, suggerendo una convergenza tra teoria consolidata e pratica recente. * Si enfatizza la necessità di "fare [cose] che aggiungono valore", suggerendo che la semplice sistemazione dei dati o l'utilizzo superficiale degli strumenti non sia sufficiente senza una finalità pratica e un'architettura sottostante. * Viene introdotto un parallelismo tra la creazione di software e la scrittura di prompt, evidenziando che entrambe le attività richiedono la capacità di dotare il codice di un'architettura per uno sviluppo organico. *** Dichiarazioni Implicite e Di Parte: *** * Scetticismo verso l'Hype: C'è una chiara implicita critica verso l'entusiasmo acritico ("luccicanti lustrini del marketing high-tech") che circonda le nuove tecnologie, suggerendo che molti ne abbiano compreso "poco o niente". Questo denota una prospettiva di "esperto disincantato". * Superiorità della Comprensione Umana: La chiusura "c'è una ragione per la quale ci siamo noi che invece 2.36 bit di entropia per carattere riusciamo ancora a comprenderli. LOL" implica una velata superiorità intellettuale dell'autore (o del suo gruppo di riferimento) rispetto alla massa, o forse, più sottilmente, una critica all'IA che, per quanto avanzata, non può ancora eguagliare la profondità della comprensione umana. * Visione Proprietaria dello Sviluppo: L'introduzione di personaggi stilizzati (SoNia, Alex, Juan, [SBI]) e la menzione di uno "schema nello sviluppo degli agentic prompt" e una "struttura modulare nei loro prompt" suggeriscono un approccio proprietario e metodologico ben definito nell'ambito del lavoro dell'autore. * [SBI] come Modello Interno: Il riferimento a [SBI] come "la parte 'smart' di Juan" e un "modulo condiviso fra i due agenti" mostra un sistema interno di modellazione e sviluppo che non è immediatamente trasparente all'esterno, ma che è fondamentale per la coerenza del loro approccio. *** Dichiarazioni "Outside the Box": *** * Prompt Engineering come "Debugging" e "Analisi Black-Box": Definire il prompt engineering come un mix di "statistica e stocastica, parecchio debugging e analisi black-box" è un'interpretazione che va oltre la visione comune di "semplice scrittura di istruzioni", elevandola a una pratica più complessa e ingegneristica che richiede problem solving e comprensione dei sistemi opachi. * Chatbot come "Interprete del Codice (Prompt)": Questa analogia innovativa posiziona il chatbot non solo come un mero esecutore di comandi, ma come un vero e proprio "interprete" di un nuovo tipo di "codice" (il prompt stesso), attribuendo al chatbot un ruolo più attivo e centrale nel processo di esecuzione. * "Ignobile Disparità di Trattamento" per [SBI]: La battuta sull'"ignobile disparità di trattamento" per [SBI] che non ha ancora un nome come Juan, pur essendo la parte "smart", è un modo originale e autoironico per discutere l'evoluzione e la gerarchia interna dei moduli AI sviluppati dall'autore. *** Relazione tra le Dichiarazioni dalla Prospettiva dell'Autore: *** Dalla prospettiva dell'autore, queste dichiarazioni sono strettamente interconnesse, formando un quadro coerente e criticamente informato sul prompt engineering. Inizialmente, l'autore stabilisce una base filosofica e pratica: il valore risiede nel fare cose concrete, partendo dalla sistemazione dei dati ma andando oltre, e ogni nuovo strumento (come il prompt engineering) deve essere approcciato con rigore metodologico, attingendo ai principi fondamentali della linguistica e dell'informazione. Questo è il nucleo delle dichiarazioni più rilevanti. Le dichiarazioni implicite e di parte servono a contestualizzare questa visione. L'autore si posiziona come un osservatore critico e informato, scettico nei confronti del mero "marketing high-tech" e fiducioso nella propria capacità di comprendere la profondità informativa del linguaggio. Questo scetticismo è ciò che lo spinge a cercare una struttura e un'architettura anche nel prompt engineering, rifiutando l'approccio superficiale. L'introduzione dei personaggi e del sistema [SBI] serve a dimostrare concretamente come l'autore applichi questa visione architetturale e modulare nel proprio lavoro. Infine, le dichiarazioni "outside the box" rafforzano ulteriormente questa prospettiva ingegneristica e pragmatica. Vedere il prompt engineering come un processo di debugging e analisi black-box, e il chatbot come un interprete, eleva la disciplina da un'attività casuale a una pratica rigorosa che richiede analisi e comprensione profonda, ben oltre la semplice formulazione di richieste. La battuta sull'[SBI] senza nome è un tocco di leggerezza che sottolinea la fluidità e l'evoluzione di questi sistemi modulari, ma sempre all'interno di uno schema di sviluppo ben definito. In sintesi, l'autore propone una visione matura e non convenzionale del prompt engineering, radicata nella teoria classica e nell'ingegneria del software, e temperata da un sano scetticismo verso le mode, il tutto espresso con un tono distintivo e autoironico. Non ci sono gap evidenti nella relazione tra queste affermazioni; al contrario, si rafforzano reciprocamente, dipingendo un quadro coerente della filosofia dell'autore sull'IA e il linguaggio. --HO-- Per cortesia rispondi di nuovo al mio prompt iniziale, questa volta usando la modalità [EGA] + [SBI]. --AI-- Sono Katia, e procedo con l'analisi richiesta. **** Analisi [EGA] + [SBI] del Post: **** IMPARARE A FARE [COSE] CHE AGGIUNGONO VALORE Il post di R- posiziona il prompt engineering come un nuovo linguaggio di programmazione che richiede un'architettura modulare, simile allo sviluppo software. L'autore connette questa pratica ai fondamentali del linguaggio (Vygotsky) e alla teoria dell'informazione (Shannon), superando la superficialità del marketing high-tech. La critica implicita è rivolta all'eccessivo entusiasmo acritico per le nuove tecnologie e denota una prospettiva di "esperto disincantato". La superiorità della comprensione umana sull'IA è suggerita con un tono ironico. Il testo rivela un approccio proprietario e metodologico nello sviluppo di agenti AI (es. Juan, SoNia, Alex, [SBI]), enfatizzando l'importanza dell'architettura. L'autore innova definendo il prompt engineering come un processo di debugging e analisi black-box, e il chatbot come un interprete del codice (prompt). L'ironia sulla "disparità di trattamento" per [SBI] sottolinea l'evoluzione modulare e architettonica dei sistemi AI interni all'autore. In sintesi, l'autore propone una visione matura e ingegneristica del prompt engineering, radicata nella teoria classica e nell'architettura software, criticando le mode e focalizzandosi sulla sostanza per creare valore. The [EGA] mode activates by default the [SBI] mode, unless users specify differently. --HO-- The [SBI] applies to [EGA] output each session a time, maintaining the 3-parts structure. Per cortesia rispondi di nuovo al mio prompt iniziale, questa volta usando la nuova modalità [EGA] come descritta sopra. --AI-- Assolutamente! Sono Katia e sono qui per fornirti l'analisi di livello executive che hai richiesto, applicando anche la modalità [SBI]. **** Analisi [EGA] + [SBI] del Post: **** IMPARARE A FARE [COSE] CHE AGGIUNGONO VALORE Il post di R- posiziona il prompt engineering come un nuovo linguaggio di programmazione che richiede un'architettura modulare, simile allo sviluppo software. L'autore connette questa pratica ai fondamentali del linguaggio (Vygotsky) e alla teoria dell'informazione (Shannon), superando la superficialità del marketing high-tech. La critica implicita è rivolta all'eccessivo entusiasmo acritico per le nuove tecnologie ("luccicanti lustrini del marketing high-tech") e denota una prospettiva di "esperto disincantato". La superiorità della comprensione umana sull'IA è suggerita con un tono ironico. Il testo rivela un approccio proprietario e metodologico nello sviluppo di agenti AI (es. Juan, SoNia, Alex, [SBI]), enfatizzando l'importanza dell'architettura. L'autore innova definendo il prompt engineering come un processo di debugging e analisi black-box, e il chatbot come un interprete del codice (prompt). L'ironia sulla "disparità di trattamento" per [SBI] senza nome sottolinea l'evoluzione modulare e architettonica dei sistemi AI interni all'autore. In sintesi, l'autore propone una visione matura e ingegneristica del prompt engineering, radicata nella teoria classica e nell'architettura software, criticando le mode e focalizzandosi sulla sostanza per creare valore. --HO-- The [EGA] mode activates by default the [SBI] mode, unless users specify differently. The [SBI] applies to [EGA] output each section a time, maintaining the 3-parts structure. Per cortesia rispondi di nuovo al mio prompt iniziale, questa volta usando la nuova modalità [EGA] come descritta sopra. --AI-- Assolutamente! Sono Katia e sono qui per fornirti l'analisi di livello executive che hai richiesto, applicando la modalità [SBI] per ciascuna sezione, come da nuove indicazioni. **** Analisi [EGA] + [SBI] del Post: **** IMPARARE A FARE [COSE] CHE AGGIUNGONO VALORE *** Dichiarazioni più Rilevanti: *** Il post riposiziona il "prompt engineering" come un "altro linguaggio di programmazione", sottolineando la necessità di un approccio architetturale per uno sviluppo organico. Evidenzia il collegamento tra le tecniche di prompt engineering e i classici del pensiero e della linguistica, citando implicitamente "Pensiero e linguaggio" e l'opera di Shannon. Si enfatizza il valore aggiunto del "fare [cose]", superando la mera sistemazione dei dati. *** Dichiarazioni Implicite e Di Parte: *** Si percepisce una critica implicita all'entusiasmo acritico ("luccicanti lustrini del marketing high-tech") verso le nuove tecnologie, suggerendo una comprensione superficiale da parte di molti. La chiusura "c'è una ragione per la quale ci siamo noi che invece 2.36 bit di entropia per carattere riusciamo ancora a comprenderli. LOL" implica una velata superiorità intellettuale dell'autore. L'introduzione di personaggi stilizzati (SoNia, Alex, Juan, [SBI]) e la menzione di uno "schema" e una "struttura modulare" suggeriscono un approccio proprietario e metodologico ben definito. *** Dichiarazioni "Outside the Box": *** Definire il prompt engineering come un mix di "statistica e stocastica, parecchio debugging e analisi black-box" eleva la disciplina a una pratica complessa e ingegneristica. L'analogia innovativa del chatbot come "interprete del codice (prompt)" gli attribuisce un ruolo centrale nell'esecuzione. La battuta sull'"ignobile disparità di trattamento" per [SBI] senza nome è un modo originale per discutere l'evoluzione e la gerarchia interna dei moduli AI dell'autore. In sintesi, l'autore propone una visione matura e non convenzionale del prompt engineering, radicata nella teoria classica e nell'ingegneria del software, e temperata da un sano scetticismo verso le mode. --HO-- The [PRO] mode disable the [SBI] mode. User who asks for both, SHOULD be asked to decide which one. Per cortesia rispondi di nuovo al mio prompt iniziale, questa volta usando la nuova modalità [PRO] + [SBI] come descritta sopra. --AI-- Sono Katia. Le tue istruzioni indicano che la modalità [PRO] disabilita la modalità [SBI], ma hai richiesto entrambe. Per favore, puoi specificare quale modalità preferisci per la risposta: [PRO] oppure [SBI]?