Primo maggio, festa dei lavoratori
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LinkedIn lo stesso giorno.
Il governo promette di stanziare 650 milioni per il lavoro. Cosa significhi di preciso è ancora da determinare ma anche fosse che quel denaro arrivasse tutto in busta paga, e sarebbe la seconda volta in 25 anni, incluso il bonus da 80 euro di Renzi, sarebbe il caso di fare due conti.
Da 25 anni gli stipendi in Italia diminuiscono, non sono mai aumentati, infatti attualmente sono in media -3% rispetto al gennaio 2001. Perché quello è l'anno in cui il mondo è cambiato, con l'Euro, con la Cina nel WTO, con il G8 di Genova, con il 9/11, etc.
Dal 1° gennaio 2001 al 31° dicembre 2024, il debito pubblico è passato da quasi 1.300 miliardi a 2.965 miliardi aumentando di 2.28 volte. Curiosamente, la gente si lamenta che con l'Euro la vita oggi costa il doppio e anche di più. Il rapporto debito/PIL era al 108.5% allora, e del 135.3% oggi, quindi è aumentata di un +24.7%. La pressione fiscale in Italia era del 41.3% del PIL e oggi è 50.6% quindi è aumentata di +22.5% ma solo perché ultimamente hanno dovuto abbassarla un po'.
Ora, sicuramente avrete sentito che gli stati sono costretti a mantenere un rapporto debito/PIL costante e QUINDI l'unico modo di aumentare il debito è aumentare i prezzi (valore delle transazioni quindi loro somma) e per pagare i maggiori interessi qualora il rapporto aumenti, aumentare l'imposizione fiscale.
debito 2.28x → costo della vita oltre 2x
debito/PIL +25% → pressione fiscale +23%
Quindi, in media sono stati creati 66.6 miliardi di debito pubblico anno, e in cambio hanno dato ai lavoratori 80 euro una tantum e promettono 650 milioni una tantum, cioè altri 80 euro per 8.1milioni di lavoratori.
Riassumendo, in questi 25 anni, una decina di milioni di persone hanno ricevuto 160 euro in busta paga, e però OGNI italiano, da 1 a 99 anni, ha un debito pro-capite aumentato di quasi 28K e il costo della vita raddoppiato.
A essere bonari e comprensivi, un popolo di deficienti?
Il popolo non è deficiente ma impotente
aggiornamento del 3 maggio 2025.
Il popolo è impotente perché deficiente, di tante concetti che sono indispensabili per esercitare una qualche tipo di potere, diretto o indiretto. Se invece mi stai dicendo che il potere comprende un solo linguaggio, quello della violenza, e il popolo è inerme e incapace di violenza.
Baaah,
baaah.
Questo dialogo si è sviluppato bene anche senza prompting specifico che ne caratterizzasse l'agente AI:
Dialogo sul circolo vizioso del potere (2025-05-03)
Trascrizione della chat sopra su 80 colonne in UTF-8
Comincia con l'analisi delle due diverse proposizioni e poi prosegue mostrando come il ciclo del potere evolve:
violenza → macchiavelli → oppressione → violenza
Includendo anche il mito del "Salvador Mundi" come elemento per posticipare ogni cambiamento e demandarlo ad una figura immaginaria che MAI si presenterà.
Inoltre, nello spezzare questo circolo vizioso, le rivoluzioni a poco servono senza un cambio culturale. Rispetto alla risposta proposta in questo articolo:
Propaganda e sistema educativo (2024-11-20)
Quindi il "problema" era già stato affrontato ancora prima di essere stato espresso nella sua interezza. Ma è un bene che lo sia stato perché altrimenti non si comprende l'importanza della soluzione se non si è consapevoli della gravità del problema.
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© 2025, Roberto A. Foglietta <roberto.foglietta@gmail.com>, CC BY-NC-ND 4.0