Created on 2018-10-16 08:46
Published on 2018-10-16 08:50
Published on Linkedin on October 10th, 2018. This as second draft.
Ho letto con interesse questo articolo
Bisogna rilevare però che non sia così scontato che non interessi a nessuno che l'Italia fallisca. Guardiamo alla questione in modo globale e su termini temporali più lunghi.
Allo stato attuale l'Italia é un paese vecchio, che sta invecchiando velocemente e la disoccupazione giovanile é un enorme problema al punto da aver creato una seconda ondata di emigrazione che non riguarda più soltanto la fuga dei cervelli.
Il sistema pensionistico sta diventando progressivamente insostenibile a causa della demografia e l'immigrazione non supplisce questo deficit perché porta braccia ma non cervelli, quindi non sviluppa il paese ma eventualmente si limita a popolarlo.
L'ascensore sociale é bloccato. Quindi non vi é speranza per i poveri e per i giovani. A fronte di un default, i ricchi espatriato con i soldi mentre i poveri rimarranno tali e saranno costretti ad emigrare. Ma é già così.
Gli italiani sanno, in coscienza, di aver accumulato un ritardo di 30 anni ma non vogliono accettarlo.
Perciò la generazione che controlla il potere non ha intenzione di passare la mano e gli imbecilli al potere ne sono l'esempio classico che unita alla fuga dei cervelli denota l'inversione del merito.
Non hanno nemmeno una visione per il futuro ma solo l'illusione di poter tornare indietro ai magnifici anni '80, alcuni al ventnnio fascista. Il fatto che non abbiano una visione nemmeno i giovani significa che hanno fallito pure nell'educazione oltre che nel creare per loro delle opportunità.
Gli Italiani sono consapevoli in coscienza di aver fottuto il loro paese ma non vogliono accettarlo e nel tentativo di rimediare accentuano una situazione già disperata.
Hanno bruciato una generazione e hanno deciso di saltare a pié pari la generazione dei figli ma così facendo stanno distruggendo il futuro anche della successiva, quella dei nipoti.
Fondamentalmente é un problema di bias culturale ovvero di effetto Dunning-Kruger di massa. Sono convinti di essere persone di successo e non si rendono conto che hanno vissuto sull'onda di un boom economico fra i più impressionanti della storia dell'umanità ma di quel boom sono stati i fortunati viaggiatori e non gli artefici. Ergo sono inadeguati, così inadeguati al presente che nemmeno si rendono conto di essere inadeguati.
Ci sarebbero molti altri aspetti negativi da tenere in conto ma sono già stati oggetto di altri articoli.
La nostalgia insieme alla rabbia, alla disperazione e alla negazione della realtà sono i sintomi classici delle varie fasi di elaborazione del lutto.
L'Italia non é un paese malato é l'enciclopedia delle malattie fatali ma soprattutto é un miracolo che ancora respiri.
Tale miracolo é dovuto a due fattori:
In pratica, in Italia, ciò che "funziona" é fuori dal controllo dello Stato.
Perciò non stupisce che lo stato vada fallito, anzi. Il problema é che lo Stato nel tentativo inutile di non fallire stia fagocitando il paese intero. Una caratteristica tipica del cancro.
A nessuno conviene che l'Italia fallisca ma a tutti, eccetto ai posti fissi statali [*], conviene che lo Stato italiano fallisca e fallisca male, repentinamente, collassando il più velocemente possibile perché a nessuno piace l'idea di finire come la Grecia.
Lo Stato dice: "o stato, o morte". Perciò: "default dello stato" é l'unica risposta sensata e ragionevole.
[*] cfr. "Quo Vado?" del recentemente scomparso Checco Zalone che ha avuto il grande merito e anche la somma colpa di aver così bene rappresentano il cancro italiano.
La distruzione è un atto di assoluta volontà. (cit. Jurassic Park, versione Banksy Italia)
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