Dear Darwin

Created on 2017-01-04 09:59

Published on 2017-01-04 10:47

Published on January 4, 2017 Last update on October 25, 2017

Premessa

Non ho mai capito, se la teoria dell'evoluzione di Darwin non sia stata capita a fondo oppure sia stata mistificata in modo da giustificare dei comportamenti e delle attitudini verso gli altri, altrimenti ingiustificabili.

Fra le tante citazioni esistenti, questa sopra, comincia a suonare sensata.

Espressa così comincia ad avere un senso

Però, attenzione a non generalizzare − anzi, no − a non calarla nel particolare!

Perché ciò che funziona in generale, per una specie (gruppo), non necessariamente funziona nel particolare, per un individuo (singolo). Infatti, mentre una specie abbisogna di molte varianti per far fronte a molte situazioni, l'individuo si caratterizza nella sua unicità quindi in un certo senso è specializzato oppure se vogliamo usare un termine da coaching: ogni individuo è speciale.

Ogni individuo è speciale

Una specie che ha molte specialità (varianti), ha maggiori probabilità di affrontare un cambiamento con successo rispetto ad altre.

Se invece di una specie, parliamo di grandi gruppi, ad esempio, aziende, nazioni o razze allora i principi alla base della teoria dell'evoluzione sono ancora validi purché il gruppo sia numeroso.

Vince, cioè sopravvive alle catastrofi ed emerge nelle competizioni, il gruppo che ha più specialità (varianti) ovvero il gruppo in cui è presente, tollerata e apprezzata, la più ampia diversità (creatività).

La creatività

Cosa c'entra la creatività con la diversità?

Abbiamo stabilito che la teoria dell'evoluzione di Darwin funziona per i gruppi e non per gli individui quindi i gruppi umani più capaci a fare lavoro di gruppo avevano e hanno un vantaggio competitivo.

Il lavoro di gruppo implica comunicazione, pianificazione, tattica, strategia, organizzazione, suddivisione dei ruoli, proattività, comprensione della realtà, interpretazione ed elaborazione delle informazioni e si avvantaggia della produzione di strumenti, dell'uso di grafici, della scrittura e della matematica.

Avere due mani con quattro dita e un pollice opponibile ciascuna è stata una caratteristica abilitante, così come sviluppare un andatura scomoda e lenta come quella eretta per averle libere di usare strumenti e trasportare oggetti.

Si ma la creatività? Togliamo da questo scenario la fantasia, l'inventività, la capacità di risolvere nuovi problemi e affrontare imprevisti, il pensiero laterale e cosa rimane?

La civiltà

Perciò, se combiniamo queste due caratteristiche salienti, il cervello e la società, se la mission individuale è usare il cervello nel modo migliore possibile, la mission di specie sarà creare la civiltà migliore possibile. Quale può essere la civiltà migliore possibile?

Quella che offre a ogni individuo la possibilità di usare al meglio il suo cervello ovvero esprimere al massimo la sua creatività individuale. Non può essere un dovere, un obbligo in capo al singolo, ovviamente. Dovrebbe essere un diritto di ognuno, un'opportunità per tutti.

Poiché ogni individuo è speciale e la diversità è un valore per il gruppo, questa opportunità individuale diventa un'opportunità per il gruppo. 

Questo è quello che si chiama un equilibrio di Nash, una strategia dominante, quello che massimizza il risultato complessivo quando l'interesse del singolo é allineato con l'interesse collettivo. Per questo riteniamo così offensivi i comportamenti asociali e sanzionano quelli criminali.

L'evoluzione della civiltà

Ad esempio, la schiavitù oggi, in occidente, è ritenuta immorale e criminale eppure per millenni l'abbiamo tollerata, regolamentata e persino incentivata. In quella fase di sviluppo della civiltà serviva una grande forza di lavoro manuale. Così come nell'epoca industriale serviva una numerosa moltitudine di operai, poi specializzati, poi ingegneri, poi...

La creatività non è altro che un'intelligenza che si diverte. −Albert Einstein

Oggi stiamo sviluppando l'intelligenza artificiale e abbiamo una grande disponibilità di macchine per fare il lavoro manuale. Perciò cosa servirà sviluppare in futuro?

La creatività è mettere in connessione le cose... −Steve Jobs

La creatività unita a nuovi modelli di lavoro di gruppo e nuovi metodi di gestione dei progetti che sappiano massimizzare questo aspetto caratteristico dell'essere umano.

La creatività è l'intelligenza che si diverte a mettere in connessione le cose in modo diverso da quello convenzionale.

Quando si toglie il divertimento alla creatività essa diventa lucida follia.

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(C) 2017, Roberto A. Foglietta, testo licenziato con Creative Common Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia (CC BY-NC-SA 3.0 IT).

Note

[¹] Infografica delle specie animali che causano più vittime umane.