Created on 2024-05-02 10:03
Published on 2024-05-02 10:49
Anche l'uso della sigaretta elettronica è nocivo in particolar modo se abbinato alla nicotina che il tabacco produce come antiparassitario e l'assunzione nell'essere umano genera dipendenza oltre ad restringere i capillari ed aumentare la pressione. L'alcool, invece dilata i capillari e abbassa la pressione, quindi se fumate tanto non dimenticate anche di bere molto vino oppure super alcoolici. Anche bere alcoolici e super alcoolici danneggia la salute, perciò valutate l'opportunità di morire sani come se non avesse mai vissuto un giorno in vista vostra. Non seguitemi, pena ricevere altri pessimi consigli!
Ho cominciato a svapare con la JUUL2 quando sono stato a Londra nella prima settimana di marzo, quindi sono un novellino. Purtroppo la JUUL2 non è disponibile in Italia e comunque i suoi pod usa-e-getta non sono molto convenienti. Sicché mi sono comprato una Geekvape Wenax M1 che purtroppo mi di è rotta dopo 32 giorni. In quel lasso di tempo ho usato 3 atomizzatori perché facevo diversi liquidi e un quarto è rimasto quasi nuovo. Quindi la scelta naturale sarebbe stata ricomprarmi quel modello di cui ero ragionevolmente soddisfatto anche se le resistenze da 0.8Ω rischiavano di bruciarmi le labbra se tiravo troppo forte mentre quelle da 1.2Ω erano un po' "stentarelle". Sarebbe stata la scelta più conveniente visto che nel frattempo Amazon Italia mi ha proposto un rimborso invece della garanzia.
Invece mi sono messo a guardarmi intorno per capire se potevo scegliere di meglio nella fascia di prezzo al di sotto dei 20 euro. L'alternativa più promettente alla M1 era la Sonder Q entrambe della geekvape ma poiché con il loro supporto clienti mi ero trovato piuttosto male, ho voluto fare l'infedele e in particolare non ho resistito alla VAPTIO cosmo A1 che ho percepito come l'entry-level delle sigarette elettroniche propriamente dette visto che usa i coil e ha il bocchino 510 intercambiabile mentre la M1 è nella sua semplicità una usa-e-getta con pod ricaricabili.
Vediamo quindi quali sono i pro e i contro della Vaptio cosmo A1.
CONs - Sicuramente di contro ha il peso, infatti senza liquido la M1 fa 34 grammi perché è di alluminio mentre la A1 fra 66 grammi perché di acciaio e vetro. Si noti che entrambe sono un cilindro lungo 116 e 130 mm (bocchino incluso) con diametro di 16 mm e presa USB-C in fondo. L'altro aspetto che può essere considerato negativo è che la resistenza della A1 è solo la C5 mesh a 1.0Ω però guarda caso proprio il valore mediano fra quelle disponibili per la M1 ma di cui non ero pienamente soddisfatto di entrambe. Esattamente come la M1, anche la A1 non ha una potenza regolabile. In caso d'urgenza un pod per la M1 lo trovate di certo nella vostra zona specialmente se abitate in una città mentre il coil C5 per l'A1 vi conviene tenerlo di scorta. Il prezzo del kit A1 (€20) superiore di quello M1 (€15) ma i consumabili costano meno.
PROs - Rispetto alla M1, la A1 ha l'aria regolaribile: 0, 1, 2, o 3 fori. Mentre la M1 l'aria poteva essere chiusa con le dita quindi avere 0, 1, 2 fori. Ma alla fine vogliamo svappare non suonare il piffero. Il bocchino 510 intercambiabile è qualcosa di molto avvincente. Quello fornito di fabbrica non ha una forma molto elegante - poi a me piacciono i bocchini in stile pipa - ma il canale essendo più lungo 20 mm contro 10 mm e fatto a cono invece che a cilindro finisce per essere migliore per il tiro di guancia e non ci si scotta mai le labbra a prescindere dalla regolazione dell'aria e dal tiro. Certo la M1 grazie alla gomma del suo bocchino e il suo peso leggero, poteva essere tenuta in bocca anche senza mani - con il rischio però che il pod si poteva staccare e il mod cadere. La A1 richiede sempre l'uso di una mano, perché il peso e il bocchino di fabbrica escludono il poterla tenere in bocca. Se siete di quelli che il bocchino lo mordono o peggio lo rosicchiamo, allora meglio la M1 altrimenti con la A1 dovrete cambiare spesso anche il bocchino che però si trovano 20 pezzi a €7.99 su Amazon Italia. Altro vantaggio è che il coil C5 da 1.0Ω per la A1 si comprano a €1.86 cad (conf. da 5) mentre per la M1 costano €2.99 cad. (conf da 4), quindi i consumabili costano meno anche considerando di cambiare spesso il bocchino.
COMs - Nessuna delle due ha la potenza regolabile e non ho mai avuto una sigaretta elettronica con quella caratteristica quindi non mi è possibile sapere se sia veramente importante. Se volete un mod che abbia aria e potenza regolabile oltre resistenze in diversi valori (0.6Ω, 0.8Ω e 1.2Ω) allora la scelta di primo prezzo ricade sulla Geekvape Wenax Q a €22 circa su Amazon Italia. Ma tenete la scatola per la garanzia e nel caso rivolgetevi al venditore italiano non alla casa madre. Se invece non volte scervellarvi con valori di resistenza e potenza ma volete un'esperienza ricca anche se non banale allora la Vaptio Cosmo A1 è la stessa scelta che ho fatto io.
Per tenerla salda in mano o legata al collo ho usata una classica stringa da occhiali a cui ho tolto i ferretti e ho unito con colla ciano-acrilica e ricoperto di nastro adesivo da elettricista nero i due attacchi. Ottima e molto conveniente (€0.15-€1.00) soluzione sia per la A1 sia per la M1. Foto qui sotto.
Quella che vedete nella seconda foto, qui sopra, è la versione evoluta della prima (blu) e della seconda (verde), più colorata e più elaborata ma fatta senza la necessità di usare colla, nastro o altri leganti ma solo un sapiente uso della topologia (branca della matematica).
Il concetto di atomizzatore racchiuso in un pod a se stante ha i suoi vantaggi fra cui secondo me ne spiccano due in particolare.
1 - La semplicità operativa che è poca cosa una volta che ci si abitua a gestire un dispositivo più strutturato come la Cosmo A1 ma che è tanta roba in termini di marketing perché abbassa notevolmente la barriera d'ingresso come nel caso della Wenax M1.
2 - La possibilità di avere diversi pod caricati con diversi liquidi o diversi gusti e cambiarli a piacimento fra loro cosa che si abbina molto bene all'uso di liquidi già pronti oppure a quelli banalmente preparabili da aromi shot e mini-shot aggiungendo una base a piacere.
Paradossalmente il fatto che la Cosmo A1 si presenti con una resistenza da 1.0Ω da 8-13W ma il controllo dell'aria meccanico mentre la Wenax M1 con pod da 0.8Ω da 14-16W e 1.2Ω da 10-15W ma senza il controllo dell'aria dipende dal fatto che il margine cumulativo per singolo dispositivo si ottiene sulla vendita dei pod piuttosto che sulla vendita del dispositivo stesso che, anzi, per essere scelto deve costare il meno possibile.
Il meno possibile implica che il dispositivo avrà una durata inferiore anche se per legge non dovrebbe essere inferiore ai 2 anni pena dove soddisfare il diritto di garanzia legale e offrire quanto meno possibile supporto ai clienti.
Due condizioni che paiono essere verificate entrambe per quanto riguarda Geekvape come si può leggere in questo post:
Inoltre, i due tipi di pod della Wenax M1 hanno potenze molto simili fra loro e in particolare un range di potenza poco: esteso: 14% per la 0.8Ω e 50% per la 1.2Ω quando invece la coil C5 ha un range del 63% e la coil C1S del 74%. Oltre al fatto che questa dichiarazione del produttore:
tecnologia di alimentazione adattiva da 12-16 W
sebbene abbinata nelle specifiche tecniche con la possibilità per il device di
erogare potenze fra 9-16W su resistenze da 0.4-3.0Ω
faccia pensare che in realtà il range di potenza al massimo arrivi al 25% e che comunque non sia mai minore di 12W motivo per il quale la 0.8Ω facilmente bruci le labbra tirando forte a lungo mentre la 1.2Ω molto meno ma anche si bruci molto prima. Ne consegue che una coil da 1.0Ω pilotata su un ampio range di potenza e 4 differenti livelli di contrasto al tiro sia molto meglio in termini di esperienza di svapo e di variabilità/adattabilità del tiro.
Qual'è lo svantaggio di avere un'ampia variabilità di potenza con una potenza di partenza relativamente bassa? Che la risposta al tiro appare più lenta - non che lo sia veramente in termini di attivazione del device - ma serve un tiro più lungo per richiamare un'erogazione di potenza più elevata.
Questo implica che a dispositivo "freddo", il primo tiro sarà molto lungo e poco vaporoso, perché funziona da pre-riscaldamento. Il vantaggio è che se si svapa a lungo quindi sottoponendo il device a una lunga serie di tiri regolari, l'adattabilità del tiro permette di non surriscaldare troppo il serbatoio e far durare più a lungo la vita operativa della resistenza.
Oltre al vantaggio di non annoiare lo svaper perché a me personalmente un tiro standard, sempre uguale salvo bruciature inaspettate, quindi monotono pena sorprese negative, mi annoia e anche mi scoccia.
Ritornando al confronto pod vs coil, la terza ragione che non è immediatamente evidente ma comunque ha la sua importanza nel design del dispositivo è proprio questa.
3 - La possibilità di fare margini più elevati sulla vendita dei pod e vincere il cliente con dispositivi venduti a margini concorrenziali.
Probabilmente questa è la ragione per la quale Vaptio ha creato la coil C1S da 1.6Ω ma con potenza 7-12W compatibile con la coil C5 1.0Ω da 8-13W mentre la coil alternative oltre 1.0Ω richiedono fino a 15W che comunque la Cosmo A1 è nominalmente in grado di erogare.
La coil C1S a causa del suo valore di resistenza 1.6Ω elevato sembra essere particolarmente adatta per i liquidi a base di sali di nicotina quindi tipicamente quelli già pronti per i quali però una Sonder Q o una Wenax Q mini appaiono più adatte se non fosse che i loro pod arrivano al massimo a 1.2Ω.
La coil C1S da 1.6Ω però rappresenta anche un avanzamento qualitativo perché come la coil C5 è di tipo mesh ma la coil C1S è costruita in Kanthal e infatti costa di più, su Amzon Italia un 30% in più. Quindi sarà interessante provarla.
Infine c'è anche un'altro vantaggio nelle pod.
4 - alle pod si può applicare il filtro come nelle sigarette tradizionali
Però penso sia una nicchia per clienti che non si sono rassegnati a passare allo svapo e quindi rimangono nostalgici della sigaretta quando in quel segmento è la glo - una concorrente ottima ed economica della iqos - a trainare quel segmento di mercato.
Oltre al fatto che, in teoria, la Cosmo A1 avendo il bocchino in standard 510 intercambiabile potrebbe offrire la stessa opportunità, ma forse non esistono bocchini di quel genere perché chi è seriamente interessato allo svapo non accetta di vederlo come un'imitazione del fumo di sigaretta.
Trovate le sigarette elettroniche qui citate anche su Amazon Italia:
Geekvape Wenax M1 alternativa Vaptio Cosmo A1
Geekvape Wenax U alternativa Aspire Cyber S
Geekvape Wenax Q alternativa SMOK Novo Pro
Geekvape Sonder Q alternativa XROS 3 mini
JUUL 2 by Juul Labs alternativa Justfog Myfit
Attenzione che spesso questi prodotti vengono proposti nella stessa inserzione nella quale sono presenti altri prodotti e addirittura in certi casi prodotti non più in vendita ma che lo erano in passato.
Di conseguenza la valutazione presentata è la media di tutto il venduto mentre la valutazione del singolo prodotto potrebbe differire anche in modo sostanziale. Per verificarlo scegliete di esaminare le recensioni e fra le recensioni scegliete solo il prodotto che vi interessa.
Purtroppo pare che anche il colore del prodotto influenzi molto le recensioni quindi se volete conoscere quale sia la reale valutazione del prodotto dovete considerare anche tutti i colori.
Nel caso delle sigarette elettroniche considerate anche la valutazione degli atomizzatori (pods) perché il dispositivo può essere grandioso ma se poi i consumabili non sono all'altezza o viceversa, l'esperienza complessiva sarà diversa da quella attesa.
Seguendo i risultati della tabella aggiornata, ho comperato la Cyber S e alcune cose sono immediatamente evidenti, che la distinguono o la caratterizzano:
servono 5 pressioni veloci sul pulsante OI per accenderla e spegnerla, mentre i mode non sono riuscito a settarli ma visto che per default ha il tiro automatico e il tasto fire funzionanti, non ci ho perso tempo a parte leggere inutilmente le comunque chiare istruzioni scritte in 7 lingue;
il pod è da 3ml quindi il 50% più capiente dello standard da 2ml, trasparente, facile da caricare e da verificare il livello del liquido, ottimo riscontro sulle labbra, è ancorato al device con un aggancio magnetico e con una rotazione di 180° il tiro diventa più o meno arioso;
l'aroma è decisamente un'ottima sorpresa rispetto a quelle precedentemente provate anche se il tiro è un po' troppo arioso anche al minimo e troppo monotono per i miei gusti personali;
esteticamente non è brutta, anzi piacevole ma decisamente non accattivante come poteva essere la Wemax M1 o ancora di più la Cosmo A1 che costruita in acciaio e vetro decisamente trasmetteva una diversa sensazione e un tiro molto interessante e non banale;
la ricarica fino a 2A non è cosa usuale da trovare, così come il serbatoio da 3ml e il secondo pod in dotazione standard, e la ricarica veloce rende la batteria da 700 mAh assolutamente accettabile.
Ottima come prima sigaretta elettronica a bocchino piatto ma Il mio cuore batte per la Cosmo A1, decisamente. Però comprendo molto bene perché la Cyber S si sia guadagnata delle recensioni molto più lusinghiere: la semplicità e la prevedibilità - quando si parla di vizi, quindi di abitudini - sono caratteristiche che pesano decisamente. L'uso del tasto fire prima della svapata la rende meno banale rispetto al solo tiro automatico.
Tutte e tre le sigarette elettroniche che ho provato Wenax M1, Cosmo A1 e Cyber S meriterebbero di essere migliorate con una regolazione dell'aria a slitta finemente traforata.
Nella Cosmo A1 che pur essendo dotata della regolazione con'ottima slitta di metallo, comunque si fa un'enorme fatica a capire quanti siano i forellini aperti nella parte intermedia: 1 o 2. La stessa superficie di apertura può essere ottenuta, invece che con tre, con 12 fori ma più piccoli e distribuiti su due linee disallineati di mezzo passo. Così si ottengono due ottimi risultati:
la posizione del bottone della slide indica il flusso in modo quasi analogico;
la regolazione del flusso e quindi la sua ariosità e/o contrasto possono essere molto più finemente regolati, quasi in modo continuo.
Nella Cyber S invece sarebbe utile a regolare il tiro troppo arioso anche se al minimo consentito del pod da 1.0Ω quindi immagino che quello da 0.8Ω sarà anche più arioso. L'alternativa alla regolazione dell'aria sarebbe fornire pod con valori di resistenza 0.8Ω e 1.2Ω magari anche 1.6Ω contrastati, con un bocchino più sottile o anche solamente la canna più sottile, da comprare a parte.
Chiudendo l'aria con le dita, soprattutto nella Cyber S, l'hit ma soprattutto l'aroma vengono decisamente potenziati. Però troppo, senza una via di mezzo.
Oggi ho iniziato ad usare dei piccoli elastici colorati che ho comprato su Temu per usarli come tag colorati per i flaconcini dei liquidi, applicandoli anche ai pod. Si adattano molto bene e ho scoperto che riducono un po' l'ariosità del tiro e questo mi rende particolarmente felice perché significa più puff a parità di liquido e a parità di nicotina a concentrazione fissata.
Gli atomizzatori in formato pod quindi giocano un ruolo molto importante per l'esperienza di svapo quando il device è buono abbastanza. Basandosi su quest'idea ho fatto una ricerca su Amazon Italia basata sui pod invece che sulle sigarette elettroniche.
Questa qui sotto è la tabella comparativa che ne ho ricavato interamente basata sul listino disponibile al momento della pubblicazione di questo articolo su Amazon Italia, al 2 maggio 2024.
Metodologia
selezionati su Amazon gli atomizzatori in formato pod che hanno ricevuto maggiore apprezzamento dai clienti;
selezionato le sigarette elettroniche compatibili con i quei pod e di ogni marca preso quella più apprezzata;
il budget d’acquisto per il device con il kit di prima adozione è stato limitato a €30 per prediligere la qualità;
il rating dei pod è stato preso direttamente quello dei device è stato calcolato sulle tutte le varianti disponibili;
in caso di due soluzioni pari merito, entrambe sono state riportate con come fossero indipendenti;
il TCO2Y indica il costo complessivo al netto dei liquidi per 2 anni cambiando un pod ogni 2 settimane;
il prezzo del device varia per colore e venditore, preso il valore tipico, mentre del pod il costo unitario;
alla selezione sono state aggiunte la Wenax M1 e la Cosmo A1 perché sono i due modelli che ho provato;
la confidenza è una valutazione del numero di voti raccolti dove bassa è decina, media è centinaio, alta è migliaio, buona è fra media e alta.
Nota bene
La Vapoart Bubble è stata presa come riferimento ma il numero di recensioni (c.a. 15 fra device e pod da 1.2Ω) non permette di avere confidenza sui voti. Grande assente una proposta Kiwi c'è solo la versione con i filtri simili alle sigarette. Questo su Amazon Italia ma è uguale in Francia e Germania.
Aggiornamento
A distanza di una settimana ho fatto un aggiornamento della tabella in particolare per quanto riguarda il costo dei pod prendendo come riferimento il sito di e-commerce specializzato Svapoebasta e la ragione è abbastanza semplice: mentre per il dispositivo il tempo di consegna veloce, il reso e la garanzia sono decisamente un valore aggiunto, quando si tratta di comprare i consumabili l'acquisto si può fare a volume e con un ragionevole anticipo.
Intanto si notano alcuni fatti:
i pod su Amazon Italia sono scesi di prezzo, in generale;
per alcune marche/modelli Amazon è più conveniente anche per i pod;
l'Aspire Cyber S si è guadagnata il podio del rapporto qualità/costi;
la Smok Novo Pro ha preso il posto della Promod salendo in classifica;
I device che ho personalmente testato sono indicati con la lettera T.
Infine vale la pena notare che ho scelto quel negozio on-line perché fra quelli convenienti pare essere uno dei più ben forniti e sicuramente quello che ammette la spedizione gratuita da €40 a salire, la più bassa che ho notato.
Note
La Aspire Cyber S viene fornita con due pod quindi il suo prezzo equivalente risulta diminuito del valore di un pod.
La valutazione 4.5* (.it+.es) dei pod Smok è solo per quelli Novo 2x mesh MTL 0.9Ω 2ml, altrimenti 4.2* in media.
Conclusioni
Considerando l'errore di valutazione come ±½N/√N dove N è il numero di recensioni disponibili, allora l'Aspire Cyber S potrebbe scendere fino a 9.0* mentre la Vaporesso Luxe X salire a 9.2*. Quindi anche considerando che il loro TCO2Y non risulta troppo diverso, sono state elette migliore scelta a pari merito.
Si potrebbe fare una considerazione simile per Wenax U e Sonder Q purtroppo osservando l'intera offerta Geekvape è ragionevole pensare che i device e i pod più apprezzati stiano su 4.5±0.1*/5 quindi 8.9*-9.0*/10 come top qualitativo di produzione. Un ottimo risultato se consideriamo che Geekvape si distingue per la convenienza sia in termini di acquisto del device sia dei pod.
Infatti Sonder Q/U e Wenax M1 risultano essere le proposte più convenienti in termini di rapporto qualità prezzo e costo di gestione ed entrambe si piazzano a circa il metà del massimo di riferimento. Mentre la scelta più conveniente in assoluto come TCO2Y è la Vaptio Cosmo A1 che si posiziona sotto al 40%.
In termini di liquidi ci sono diverse soluzioni ma le principali sono:
i liquidi già pronti che sono relativamente cari e generalmente usano i sali di nicotina che però vanno bene solo per fumatori di sigarette pentiti che usano sigarette elettroniche molto piccole, poco potenti e con resistenze molto elevate da 1.2 a 1.6Ω;
shot e mini-shot che in teoria sarebbero costosi quanto quelli pronti ma poi si abbinano alle basi PG/VG eventualmente addizionate con nicotina che a differenza dei sali di nicotina si diluisce la massima concentrazione ammessa per legge 20mg/ml sotto al valore degli 8mg/ml (fra cui spiccano la 200/30 = 6.67 e 200/32 = 6.25) mentre per i sali di nicotina si parte da 18mg/ml (fra cui spicca la 14.29 = 200/14 ~ √200) a scendere.
liquidi fatti in casa per i quali si apre un mondo a parte che parte da ricette semplici quanto montare i comodini IKEA - tipo di comprare 50 ml di VG in un flacone da 100 ml, aggiungere 4 basi di nicotina da 10 ml in PG e un aroma concentrato da 10 ml in PG da diluire al 10% - fino al bricolage più estremo dove anche gli aromi sono prodotti artigianalmente.
Per quelli che anelano a fare bricolage estremo anche con i liquidi dello svapo vi butto giù poche dritte ma fondamentali:
tutti gli oli sono combustibili e vanno evitati quindi scordatevi di poter usare gli oli essenziali;
le essenze vegetali rischiano di essere tossiche o irritanti, tipo il limonene o il mentolo, ma se avete lo sghiribizzo di svapare vegano usate solo prodotti specifici, pagate una fortuna di sovraprezzo e incrociate le dita perché nello svapo gli unici composti e aromi che sono "sicuri" per evitare tossicità o irritazioni gravi sono solo prodotti chimici;
i super alcoolici si possono svapare perché 2ml sono pur sempre 2ml anche se respirati ma visto che in genere i super alcoolici sono acqua al 60% e alcool al 40% ed entrambi non svapano bene pare evidente che non sia una buona idea svaparli puri però se avete lo sghiribizzo di usare solo glicerina (VG) perché per ragioni mistiche schifate il glicerolo (PG) allora lo Stock 84 può fare da diluente, umidificatore e trasgressione mentre la vodka alla pesca strafatta di saccarosio invece no a meno che non vogliate caramellare la vostra resistenza.
Ovviamente potete svapare le stick ricaricabili con i sali da nicotina come intrattenimento da passeggio o pausa sigaretta al lavoro e poi svapare qualcosa di più evoluto e artigianale la sera o nel week-end nelle pause relax.
In questo secondo caso vi suggerisco di usare dispositivi che usino i coil mesh piuttosto che pods usa-e-getta, che abbiano l'aria regolabile piuttosto che potenza e resistenze variabili, e - personalmente - preferisco i meccanismi piuttosto che l'elettronica.
Se avete letto la sezione "pod vs coil" sapete che la Cosmo A1 ha un tiro molto più adattabile della Wenax M1. Questo la rende meno immediata da usarsi come prima sigaretta elettronica ma il tiro standard che va bene con i liquidi standard (pronti o mini/shot) diventa un limite importane quando si entra nell'ambito molto più variegato dei liquidi fatti in casa.
Se volete entrare nel magico mondo dei liquidi fai-da-te per sigarette elettroniche scoprirete presto che è più un hobby che un risparmio e sopratutto come nel bricolage vi serviranno degli strumenti e materiale adatto.
Presa questa decisione, il passo successivo è iniziare senza svenarsi e poi investire su strumenti e materiali professionali solo in un secondo tempo. Come nel bricolage, i prodotti cinesi a basso costo ci aprono la via.
Però prima di tutto ricordatevi che lo strumento principale è la fantasia e nella prossima sezione - maturazione accelerata - si presenta un agitatore di liquidi molto economico e anche un po' sopra alle righe.
La lista del materiale che probabilmente vi servirà:
lo trovate tutto su TEMU e qui sotto vengono presentati anche dei prezzi di riferimento:
1 workbench di silicone 30cm x 20cm per €2.43
1 cordino per occhiali da adattare alla sigaretta elettronica per €0.55
3 siringhe 1ml con ago tagliato (per colla) misure G20-G18-G15 per €1.69
2 flaconcini 24ml con iniettore (per colla) e tappo per €0.98
5 flaconcini 10ml con iniettore (per colla) e tappo per €1.74
10 piccoli imbuti di plastica per €0.98
1 mini lampada led ricaricabile USB con supporto magnetico per €1.01
1 bilancino elettronico di precisione 0.01g fino a 500gr per €3.76
1 agitatore per liquidi svapo molto economico per €1.78
2 pile AAA per il bilancino e 2 batterie AAA ricaricabili per l'agitatore
Visto che l'agitatore sarebbe meglio farlo lavorare fino allo sfinimento della pila si suggerisce di usare pile ricaricabili. Quindi anche se ne basta una, di fatto ne servono due perché una la si tiene in carica mentre l'altra la si usa.
Le batterie AAA ricaricabili da 1.2v sono facili e relativamente economiche da trovare ma se anche su questo aspetto volete "andare oltre" allora potete provare questa combinazione:
Varta Ultra Lithium AAA 1,5v monouso per €6.99 (2pz) o €12,99 (4pz) che si possono comprare nei negozi Unieuro, per esempio
Caricatore per batterie 18650 al lito da 3.7v con attacco USB e fra questi quelli più stupidi sono i migliori, per €2.18 su Temu.
Appare chiaro che ricaricare delle pile monouso anche se a base di litio NON è una pratica consona e sicura visto che si potrebbe anche generare un incendio e considerando quanto il litio abbia la caratteristica di fare fuochi d'artifici ad alta temperatura - oltre che genera una violenta reazione esotermica a contatto con l'acqua quindi non si può spegnere in quel modo oltre al fatto che nessun dispositivo presumibilmente sotto tensione dovrebbe essere spento con acqua - non sembra un'idea affatto geniale, anzi.
Però io lo faccio, però uso le Varta non le pile cinesi. È sicuro con le Varta? Se chiedi a quelli della Varta ti risponderanno che NON dovresti farlo. Invece con la ricarica ci "sveglio" pure le zinco carbone, quelle pilacce cinesi che ti mettono ovunque nei telecomandi e poi quando magari dopo 3 mesi vai a usarli - ciao - sono morte. Cinque minuti nel carica batteria USB cinese con alimentatore 220v uscita 5v-1A anch'esso cinese e come per miracolo si "risvegliano". Se invece trasudano liquido, oppure sono ossidate, finiscono nelle apposite colonnine "ecologiche" di raccolta.
Cosa hanno in comune i liquidi per lo svapo fatti in casa e l'amore? Entrambi devono maturare da pochi giorni fino anche a un paio di settimane.
Ci sono fondamentalmente due modi per velocizzare questo processo di mescolamento e omogeneizzazione ma anche di mutua interazione chimica:
scaldare il liquido a botte di 5 sec nel micro-onde a 750W e quindi sbatterlo per poi ripetere la procedura una o due altre volte;
utilizzare un agitatore professionale che mette in rotazione un oggetto ferromagnetico nel liquido e che non è adatto per piccole quantità.
Come si può facilmente intuire il primo modo è buono per una miscelatura iniziale dei liquidi ma non per la completa maturazione che invece può essere velocizzata utilizzando un piccolo vibratore - in Italia venduto anche ai 24h machine shop con il nome di Mario, come l'idraulico del famoso videogioco, per meno di €10 - che su Temu può essere comprato per meno di due euro.
In questo video si mostra il processo di accelerazione della maturazione di tre liquidi. La carta fedeltà della Lufthansa e l'elastico sono usati per tenere il tutto ben compatto e dritto in piedi. Il workbench di silicone rimbalza le vibrazioni ed abbatte il rumore. Il piattino ovale IKEA di ceramica contiene la passeggiata di Mario e amplifica le vibrazioni.
In questa recensione (screenshot di quando era ancora in attesa di pubblicazione) su Temu, relativa al bilancino di precisione 0.01 grammi, si evidenzia come vi sia un'errata gestione della tara quando sono in gioco piccole e lente variazioni di peso.
Evidentemente il firmware del bilancino non ha un timeout ragionevole, o non ne ha affatto riguardo oppure è inferiore al timer di spegnimento, per terminare l'operazione della tara che quindi prosegue mentre si dosano i liquidi a gocce. Attività tipica per la creazione di piccole quantità di prova dei liquidi per lo svapo oppure per la loro correzione.
In questo caso l'errore invece di essere di una goccia, può essere di un grammo. Nel video caricato, nella recensione in fase di approvazione, l'errore è stato di 0.10 grammi su circa un grammo di acqua (9.5%). Ma l'errore di tara era già presente nella sua interezza quando era già stata versata 0.14 grammi d'acqua ma la bilancia segnava 0.04 grammi, scomparsa del pallino di tara sulla sinistra del display sopra il simbolo dell'unità di peso: 350%, un'enormità.
Nella recensione c'è anche descritto anche un work around per evitare questo errore. Aggiungere un peso conosciuto di almeno 1 grammo appena dopo l'azzeramento.
Ci sono delle app per smartphone che aiutano a miscelare la giusta quantità di liquidi, di solito espresse in millilitri partendo dalla concentrazione finale di nicotina che vogliamo e poi inserendo i vari paramenti.
Diciamo subito che partire dal risultato non è il modo migliore per costruire una ricetta ma per sua definizione è una rapporto fra diversi componenti. Un rapporto che cambia in funzione dei parametri iniziali. Poi il risultato finale possiamo sempre aggiustarlo con piccole e progressive modifiche.
Questo approccio si chiama empirico. Passiamo quindi a valutare quali parametri iniziali sono fissati, ovvero le caratteristiche degli ingredienti, per esempio:
liquido con nicotina 20 mg/ml con rapporto VG:PG del 70:30
aroma concentrato da diluire al 10% nella soluzione finale, quindi 90:10
eventuale eccipiente tipo CBD al 5% da diluire per arrivare allo 0.5%
basi neutre di glicerina vegetale (VG) e glicole propilenico (PG)
Solitamente eccipienti e aromi concentrati sono full PG e nel proseguo li consideriamo tali. A questo punto ci serve un'idea di quello che vogliamo ottenere tipo 10 ml di liquido VG:PG al 50%:50% e con nicotina al 6%.
Fra ingredienti e risultato finale, in mezzo, c'è la ricetta che potremmo preparare con l'aiuto di un foglio di calcolo. Dobbiamo però tenere conto che risulta più facile aggiungere gli ingredienti per peso piuttosto che per volume a meno di non avere un misurino standard (volume unitario). Ma in questo secondo caso potrebbe diventare difficile fare ulteriori correzioni mentre operando a peso, si può sempre ricalcolare i valori differenziali.
Quindi abbiamo bisogno anche dei pesi specifici dei vari liquidi:
glicerina vegetale 1.24 g/ml
glicole propilenico 1.04 g/ml
Mentre per il booster di nicotina, il peso specifico si calcola in funzione della base in cui la nicotina è disciolta. Nel caso 70:30, è di 1.194 g/ml mentre in 50:50 sarebbe di 1.150 g/ml. Scegliete quella che vi conviene e/o vi risulta più facile da trovare e poi il resto si aggiusta di conseguenza.
Qui sotto un esempio di tabelle che si possono ricavare con questo approccio.
Le celle in giallo sono quelle che dipendono dallo standard di volume, ad esempio un misurino graduato e tutti i numeri in giallo sono multipli di quell'unità riportata in alto.
In azzurro ci sono i paramenti del booster di nicotina mentre in verde sono contrassegnate le caratteristiche del liquido prodotto con la seconda ricetta perché è la mia preferita, al momento, con o senza booster CBD oppure altro eccipiente diluito in full-PG quale un aroma addizionale tipo la menta.
Nella nona colonna ci sono i pesi degli ingredienti per ottenere 10 ml di liquido finale mentre nella decima colonna ci sono i progressivi a bilancino, al netto della tara del contenitore, ovviamente.
Le successive colonne riguardano il costo del liquido finito espresso per unità di volume (ml) anche se per fare un confronto con quelli in commercio già pronti occorre moltiplicare per il volume di prodotto. Ad esempio un Elfliq con sali di nicotina da 20 mg/ml può costare €6.90, se comprato in un negozio fisico, e poi diluito a 14 mg/ml arriva a costare circa €5.00 per 10 ml. Mentre un liquido fatto in casa al 6% di nicotina senza CBD è tabellato a €1.44 per 10 ml.
I prezzi nelle tabelle sono stati ricavati usando prodotti ordinati su Terpy perché offrono il contrassegno incluso nella spedizione e hanno a disposizione il booster CBD che non è molto diffuso e aggiunge una nota leggermente amara all'aroma complessivo.
In generale, aumentando la grandezza delle confezioni delle basi il costo diminuisce per un effetto di economia di scala anche di 2.5 ma non altrettanto il costo finale del liquido che per gran parte dipende dai booster e dagli aromi.
I booster di nicotina per legge non possono superare i 20 mg/ml quindi c'è ben poco margine a riguardo a parte il prezzo d'acquisto. Per gli aromi invece conta la diluizione ovvero la concentrazione per unità di costo. Ma anche in questo contesto una diluizione al 10% è molto comune.
Nelle tabelle portate ad esempio, il costo varia a seconda della concertazione di nicotina, aromi ed eccipienti da circa €2.00 a €0.94 per 10 ml. Ma se le basi neutre ci fossero regalate allora il costo scenderebbe nel range €1.90 a €0.76 quindi le basi neutre pesano da un 5% ad un 20% sul costo finale.
Opzioni a mercato e tabella dei costi dei liquidi per lo svapo (post)
JUUL2's pods refilling hack with liquid making procedure (article)
Cyber S vs Peak (Pro) vs Flexus Q (article)
Poiché fare errori è banale sarebbe meglio cambiare la legge
a maggior tutela dei consumatori e migliorando il mercato stesso creando 4 livelli di offerta diversificati complementari ma non completamente e in diretta concorrenza fra loro per evitare l'altrimenti naturale concentrazione di mercato.
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