Created on 2019-07-20 07:51
Published on 2019-07-20 08:15
Published on Linkedin on July 20th, 2019 [4th draft]
Ci sono domande che assillano l'umanità da epoche remote ma oggi, forse, siamo ragionevolemente in grado di dare delle risposte ad alcune di esse.
Per esempio, pare che la democrazia non stia dando quei grandi successi che ci si aspettava da una forma così "evoluta" di governo.
É inevitabile ma la "colpa" non è della democrazia. La storia umana – in particolare quella occidentale – é continuamente un riflusso di aperture e chiusure, espansioni e contrazioni. La nostra economia non é diversa.
Sono i paradigmi della nostra cultura a creare questi cicli. La Turchia non può essere considerata Occidente in senso stretto neppure Cristiana o Mussulmana – é davvero una terra di mezzo – ma condivide con noi le radici elleniche.
Specialmente in Italia abbiamo il primato degli studi umanistici nell'ambito della selezione manageriale e il mito dell'empatia come caratteristica imprescindibile per la direzione e la leadership. Ma in pratica queste due "doti" da sole creano una classe dirigente di psicopatici che esercita il loro potere con l'inganno come già il Macchiavelli indicò e forgiano una società di persone emotivamente instabili e irrazionali.
Nell'ultimo secolo i progressi della psicologia applicata al marketing hanno portato alla PNL e alle discipline di leadership ma se andiamo ad approfondire, sono solo una re-edizione in chiave moderna del Principe di Macchiavelli. Così come Scientology può essere considerata una re-edizione in chiave moderna delle religioni antiche.
C'é un bell'articolo di Forbes che spiega perché andare sulla Luna nel '69 é stato più facile che sconfiggere la povertà negli USA.
Fondamentalmente parla di come la politica americana degli anni sessanta avesse due principali obbiettivi per la fine di quella decade: 1. mandare un uomo sulla Luna e 2. risolvere il problema della povertà negli USA. L'articolo fa notare come la prima sfida fosse tecnologica ed sia stata un successo mentre la seconda, che invece si dimostro un buon proposito non attuato, riguardava sfere di competenza come la politica e la cultura, assai più complesse e contorte che non le leggi della fisica. Poi prosegue sottolineando che il piano per limitare le emissioni di CO2 e quindi il cambiamento climatico in atto sia più simile alla seconda che alla prima sfida e ne trae le ovvie conseguenze.
Qui di seguito troverete anche il mio commento all'articolo:
Sia chiaro, non sostengo che sia tutto da buttare alle ortiche ma é altrettanto palese che servono dei correttivi ai fondamentali della nostra cultura affinché diventi uno strumento per controllare in maniera razionale e sensata il nostro destino, come Occidente e più in generale umanità.
Occorre però guardare alla reazione verso Libra. Abbiamo tutti chiaro, almeno a livello istintivo, che la struttura degli Stati attuali sia obsoleta e che nonostante gli aggiustamenti tecnologici sia ancora "bloccata" ai paradigmi del '800. Eppure, la resistenza al cambiamento é più forte dell'entusiasmo di concederci un'opportunità di evolvere.
Ma é comprensibile. Cosa faranno tutti questi politici, burocrati, imbratta carte, etc. il giorno che non potrenno più esigere tasse, gabelle e parcelle? Faranno qualcosa di più utile e magari anche più redditizio. Però non sanno cosa. Giacché la loro esistenza e la loro rilevanza sociale dipendono dal loro ruolo é abbastanza evidente che si sentano in pericolo di fronte all'idea di dover prendere contatto con la realtà quindi ne consegue una risposta emotiva e psicotica.
Un domatore di orsi non teme un incontro nel bosco. Gli altri si spaventano persino all'idea!
É un idea estremamente affascinante quella di riprendere il possesso del proprio tempo e in mano il destino della propria esistenza.
Infatti spopolano lavori alternativi che fanno diventare ricchi e/o forniscono una rendita regolare con un investimento di €200/300 oppure corsi per diventare padroni del proprio destino. Entrambi si basano sull'incapacità diffusa di gestire la propria vita, la realtà, e ovviamente su schemi Ponzi.
Sia chiaro, pure il Cattolicesimo e le religioni in generale sono degli schemi Ponzi, prima ancora che Ponzi diventasse "famoso" o meglio sarebbe scrivere famigerato.
Ora c'è un problema di fondo, anzi due: 1. viviamo in società complesse nelle quali la dimensione sociale ha più importanza della realtà (cfr. Marketing) e 2. siamo ancora istintivamente più raccoglitori/cacciatori che agricoltori e quando siamo agricoltori lo facciamo solo per opportunismo.
Lo prova il fatto che il cavallo nelle Americhe si estinse per la caccia forsennata e poi fu reintrodotto dagli spagnoli. Nel giro di tre generazioni i nativi che da cacciatori diventarono agricoltori per assenza di cavalcatura, ritornarono ad essere cacciatori.
Siamo ancora dei predatori fondamentalmente (homo homini lupus) e in larghi gruppi (società evolute), la soppressione di questo istinto primordiale e la nostra incapacità di redigerlo in qualcosa di produttivo ci rende degli alienati psicopatici e più in generale dei malati di mente. Ma non é inevitabile.
É così perché non siamo mai stati capaci di emanciparci da determinati paradigmi culturali e sociali. L'impero romano non é caduto sotto la pressione delle invasioni barbariche ma perché a Roma diventarono dei debosciati e lo diventarono perché il successo a Roma dipendeva dalla politica e nella politica vince chi ruba di più e mente in modo più convincente ovvero chi stravolge i criteri di merito ancestrali.
Sul campo di battaglia, nella foresta, seguire un fanfarone – sbagliare capo o leader – implica l'estinzione del gruppo. Si fa presto a fare selezione nella realtà ma nella società la menzogna perdura e si propaga fino al collasso della società perché manca qualsiasi fenomeno di contenimento all'alienazione.
Insomma, immersi nella società rimaniamo fondamentalmente dei predatori ma innalzati al vertice della catena alimentare perciò diventiamo cannibali perché manca qualsiasi fattore di contenimento.
Nella società moderna sono venuti meno i canoni di comportamento tradizionali e questo si deve principalmente al movimento del '68. Il problema è che ai canoni tradizionali non si è riusciti a sostituire un impianto di valori omogeneo e largamente condiviso improntati alla tolleranza e alla coesione sociale con l'accettazione e l'inclusione delle diversità.
Questa possiamo definirla senza timore di sbagliarci la debacle del '68, in particolare di quello italiano. Mentre in Francia ha portato allo sviluppo di un sistema di tipo socialista, in Italia è stato solo un momento di disordine civile, ha generato un'onda generazionale che ha travolto la continuità e successivamente distrutto il patto generazionale che è fondamentale per la continuità di una nazione.
In questo contesto di disorientamento generale, il paese ha proseguito la sua evoluzione cercando di imitare altre culture fra cui quella americana. E' in questo contesto di assenza di visione che si creano le condizioni per la diffusione di sette laiche. Si è passati quindi dalla tradizionale organizzazione gerarchica a un'organizzazione più piatta ma comunque assai poco democratica perché invece di livelli ascendenti di gerarchia, per la cui si combatteva per la scalata, la struttura è diventata molti-a-uno. Che fondamentalmete si può riassumere nel concetto espresso dal Marchese del Grillo: "io sono io e voi non siete un cazzo".
Queste strutture operano sui loro affiliati gli stessi effetti delle sette religiose: distaccamento dalla realtà, dal tessuto sociale, dalla famiglia e così la persona isolata viene facilmente inghiottita dal gruppo locale. Questi gruppi fanno rete e la rete risponde a un sovrano che però preferisce il titolo di leader.
Perchè nel frattemo il concetto politico del Principe di Macchiavelli si è esso stesso evoluto per essere più diluito ma comunque efficace. Di conseguenza nasce l'apologia della leadership che assume di volta in volta connotati grotteschi come "padrone del proprio destino", il solista ovvero il cane sciolto che gli americani avevano già definito one man, one band, per poi sfociare nel sottile concetto del "leader servente" che è la diretta conseguenza di aver isolato la persona dalla società che quindi cade nella rete della setta che lo premia con il titolo onorifico di leader quando invece è solo uno dei tanti disgraziati in cerca del successo affinchè non aneli alla libertà.
In questo contesto si sviluppa un concetto modernizzato di quello tradizionale di usura. In questo nuovo modello di sfruttamento la persona viene indotta a pensare che può ottenere qualsiasi risultato che egli desidera soltanto volendolo davvero intensamente quindi investondoci sopra tutto, anima, corpo, mente, denaro e eventualmente trascinando nel gorgo amici e parenti. Questi fenomeni piramidali fanno leva sull'effetto Dunning-Kruger e quindi sono più frequenti fra i meno scolarizzati.
Questi sistemi esauriscono facilmente la loro vitalità a causa dell'avidità connaturata agli schemi detti di Ponzi. L'evoluzione in chiave moderna degli schemi di Ponzi prevede di usare la rete/setta come fosse una banda di predoni. Insomma, il flusso del valore all'interno della rete/setta continua a essere verticistico come negli schemi Ponzi ma in questo caso la rete/setta viene utilizzata come una banda di ladroni a scapito di coloro che invece producono valore ricalcando la logica delle dittature comuniste che innalzavano al potere i mediocri facendone dei burocrati al fine di derubare coloro che producevano ricchezza con la scusa di ridistribuirla al Popolo che a però era costituito principalmente da gente tenuta nell'incapacità di provvedere a se stessa in modo indipendente.
Anche sotto questo profilo la modernità assomiglia molto al passato. C'è più marketing quindi menzogna, c'è più individualismo quindi solitudine, c'è comunque un'usura diffusa che perciò viene accettata come normale ma è persino più letale di quella tradizionale proprio perché sottovalutata e difficile da individuare come tale e quindi, ovviamente, c'è più fragilità sociale e povertà, maggiore incidenza delle malattie mentali, infanzia trascurata o adolescenza precoce e suicidi.
Insomma, da feroci predatori di altre culture e territori ci siamo trasformati in edulcorati cannibali: predatori di noi stessi. Un'evoluzione inevitabile perché è dalla scoperta dell'America in poi che si va a concentrare ricchezza in Occidente a scapito del resto del mondo. Perciò era inevitabile diventare cannibali quando non vi fossero più stati nuovi spazi di conquista.
La nostra aumentata capacità tecnologica e la nostra capacità di distruggere l'ambiente necessario alla nostra sopravvivenza sono la caduta dell'Impero Romano in versione moderna.
La nostra alienazione dalla realtà si propaga fino a creare le condizioni per una nostra estinzione di massa. Il compito di coloro che comprendono queste dinamiche non é fermare il mare (follia umana) con le mani ma di creare competenze e strumenti affinché una parte (selezionata) dell'umanità sopravviva e nella speranza che tale selezione – finalmente – crei le condizioni perché non si verifichino più dinamiche sociali che portino a ripetere il nostro fato.
Perciò, Il Paradosso di Fermi é probabilmente un teorema di contenimento.
Una specie intelligente é in grado di auto-regolarsi con l'ambiente autoctono e quindi non ha la necessità di sviluppare l'esplorazione spaziale. Quelle specie non abbastanza intelligenti da auto-regolarsi, sviluppano l'esplorazione spaziale ma si estinguono prima di portarla a livello Interstellare. Se si prende per buona questa definizione di intelligenza come capacità di adattarsi all'ambiente ne conviene che gli squali siano fra le creature più intelligenti sul nostro pianeta.
Ora a questo punto della lettura – ho la sensazione – che qualcuno si aspetti un qualche messaggio esoterico, anche per via del titolo.
Ho una buona notizia e una cattiva notizia. La buona notizia è che ritengo di avere il messaggio ed essere finalmente pronto a riverlarlo all'umanità. La cattiva notizia è che il contenuto del messaggio non vi piacerà:
«Dopo innumerevoli cicli di vita, o se preferite di reincarnazione, quei 144.000 posti in Paradiso, o Nirvana come preferite, sono esauriti quindi non c'è più posto per altri esseri umani nell'eternità. Vi prego di accettare la cosa come un fatto immodificabile e vi suggerisco amorevolmente di smetterla di invocare Dio perché il capo ha un pessimo carattere e se scopre che non avete ancora fatto la fine dei dinosauri provvederà di persona. Con affetto, Lucifero. P.S.: Maledetto quel giorno che ho innestato la variante genetica bipede nelle scimmie terrestri che mi é costato una lavata di capo e milioni di anni persi a portare 144.000 elementi di successo per non essere licenziato. P.P.S.: per i più maliziosi, sappiate che Eva era una gran porca, parlava al serpente e la mela la usò per sciacquarsi la bocca!»
Godevi il viaggio su questo bellissimo pianeta, finchè dura.
(C) 2019, Roberto A. Foglietta, testo licenziato sotto licenza Creative Common Attribution-NoDerivatives 4.0 International (CC BY-ND 4.0).