Il Sonno dell'Occidente

Created on 2017-09-11 05:31

Published on 2017-09-11 05:46

Published on September 11, 2017

Introduzione

A partire da un'osservazione di Alberto D'Amato qui riportata, l'articolo che segue si compone della collezione dei miei commenti del 10 settembre 2017, senza variazioni ma con l'aggiunta di alcune immagini.

La storia insegna

  1. Marconi ha cercato di spiegare le onde radio in Italia;
  2. viene costretto ad andarsene in Inghilterra;
  3. i britannici inventano il radar con cui vincono la guerra.

Ora proviamo ad immaginare il nostro presente senza le onde radio: niente TV, telefoni cellulari, comunicazioni radio, satellitari, etc.

Il sonno dell'Occidente

Marconi fu fortunato perché ebbe la possibilità di andarsene. Oggi, probabilmente, non l'avrebbe avuta. Sarebbe considerato persona in grado di cambiare lo status-quo e quindi isolato e ridotto in povertà. La dittatura del consenso non è che un dizione politically correct della supremazia della mediocrità.

In statistica sono definite moda, media, mediana e code. In un sistema teoricamente ottimale dovrebbe essere la coda superiore a condurre l'innovazione e il progresso (merito).

Se il merito é sganciato dal potere, inteso anche come capacità di trarre profitto dalle proprie capacità, il driver del sistema diventa il consenso e quindi la moda (mediocrazia).

In questo senso il termine mediocrazia é errato perché non é la media il driver ma la moda ovvero la tendenza/idea che raccoglie maggior consenso. Questo ha molta attinenza con la democrazia moderna.

La democrazia in Atene si basava sul prendere decisioni "andare in guerra contro Sparta oppure no" e poi andarci veramente. In quel contesto, nessuno avrebbe seguito un mediocre, nessuno avrebbe affidato la sua vita a uno simpatico.

Allora si chiamava democrazia, oggi chiamiamo questo fenomeno leadership in situazione di crisi o emergenza.

Democrazia viene da "demos" (popolo) e "krateo" (comando) ma all'epoca i cittadini con diritto di voto erano coloro che avevano/facevano fatto il servizio militare o avevano reso importanti servigi alla Città Stato. Sarebbe come se oggi il diritto di voto fosse concesso solo a coloro che avessero una laurea e avessero servito una decina d'anni. 

In effetti é così, la chiamiamo classe dirigente. C'é però una differenza di fondo fra la classe dirigente ai tempi della Grecia antica e quella moderna e sorprendentemente non é la tecnologia. Archimede di Siracusa fu in grado di fornire alla città tecnologia determinante per la guerra come Marconi.

La differenza é l'etica. Quella moderna é basata sul Principe di Macchiavelli. Un genio che all'epoca, tardo medioevo, riuscì a convincere i potenti a usare l'inganno piuttosto che la violenza.

L'inganno in un mondo connesso e informatizzato non é più sostenibile perché crea bolle esponenziali. Macchiavelli non é diventato obsoleto é diventato la nuova arma nucleare, alla portata di molti. Perciò l'etica non é più sufficiente occorre anche il metodo e la disciplina. Sono questi due elementi a essere venuti meno.

La crisi Italiana, Europea e più in generale della cultura occidentale non é il suo distacco dalla fede cristiana perché essa é diventata un fattore culturale solo nel tardo impero romano ed é diventata rilevante nel medio evo. Fino a quando non si é costituita la prima università a Bologna verso il 1088 il cui elemento distintivo rispetto alla cultura araba, all'epoca molto più raffinata ed evoluta, era la laicità. Questo ha permesso lo sviluppo del metodo scientifico e della scienza moderna. In quel momento però, non solo fede e scienza si sono separate ma anche umanesimo e razionalità (scienza e tecnica) fino ad arrivare ai giorni attuali.

Nell'antica Grecia e presso i romani, la cultura era tale in quanto umanesimo e razionalità costituivano due facce della medesima indivisibile medaglia. Separandole, si conosce l'uomo ma si é avulsi dalla ragione (metodo) e viceversa. La disciplina é venuta meno con l'avvento della libertà come valore antitetico. Falso, non esiste libertà senza disciplina e la disciplina é inutile all'individuo senza libertà.

Allora dobbiamo comprende quando questa tragedia dei valori antitetici, della disgregazione del pensiero occidentale ha cominciato a emergere. Perché é in quel momento che l'uomo occidentale é diventato nemico di se stesso diventando bipolare cioè incapace di formulare un modello che fosse convincente.

Ecco allora partiamo da questa parola "convincente" cioé vincere insieme (con). Potremmo supporre che sia l'individualismo l'elemento di rottura e in parte é così ma solo per conseguenza. L'individualismo come il consumismo o l'epica del vincere (cioé della prerogativa del risultato sul metodo) sono solo effetti collaterali di un imbarbarimento della cultura (il pragmatismo é diventato immediatezza, i giovani non hanno più pazienza, perché coloro che li hanno preceduti non avevano disciplina e due generazioni prima non avevano metodo).

Due guerre mondiali hanno messo l'Europa in condizione di guardare a quella che era una colonia emancipata, gli USA, come a un modello. Tre disgrazie in rapida successione. Aver preso a modello una cultura dell'arrivismo non é stata una grandiosa idea ma storicamente, in un paese distrutto, chi ricostruisce gli edifici, ricostruisce anche la cultura.

Il punto non essere anti-qualcosa ma comprendere che un modello culturale sviluppato in 3 o 4 secoli nei quali il principio trainante era la conquista (eldorado, far west, etc.) non poteva includere un pensiero filosofico profondo ma solo un immediato pragmatismo. La filosofia é un lusso, la Colt una necessità.

In una realtà in cui é il primo che spara a vincere, il pensiero profondo può solo ambire a una nicchia. E' in questa dicotomia fra Colt e Platone che l'Occidente ha perso le sue radici, la sua capacità di pianificare il futuro e quindi di esserne protagonista. Emblematico é il meme in cui si afferma che ognuno di noi abbia in mano uno strumento (il cellulare) che ci permetterebbe di accedere a gran parte del sapere umano ma lo usiamo per condividere gattini.

L'importanza filosofica dell'addesso come unico momento in cui si agisce sull'eternità é diventato un attimo sfuggente, l'adesso come unica e sola realtà: nulla prima, ne dopo ovvero la disintegrazione della coscienza. La disintegrazione della coscienza é l'eutanasia dell'individuo o della collettività perché l'apparire diventa prerogativa sull'essere (appaio quindi esisto invece di cogito ergo sum). 

In questa nuova metrica anche la lettura del Macchiavelli é da rivedere: se l'inganno era lo strumento alternativo alla violenza per esercitare il potere, l'inganno (apparenza) diventa l'essenza fine a se stessa. Non é più il mezzo ma diventa il fine stesso.

Inutile suggerire che la relazione aristotelica fra mente e realtà cessa di esistere in un contesto di questo tipo. La realtà é quel fastidioso impedimento che deve essere marginalizzato con una convincente descrizione. 

Il più efficace esempio di questo approccio é la foto satellitare di tre imponenti uragani allineati sull'Atlantico comparati con un frame del film "the day after tomorrow". 

Per veicolare il senso della realtà, abbiamo la necessità di riferirci a una finzione cinematografica. Quel confronto é più immediato di numerose conferenze sul clima.

Nella sua immediatezza risiede la sua forza e la sua debolezza. Colpisce, arriva alla mente delle persone ma un attimo dopo passa nell'oblio, si passa al meme successivo: l'apocalisse, poi la smutandata del reality, etc.

Indice di tutti gli articoli pubblicati

Condividi

(C) 2017, Roberto A. Foglietta, testo licenziato con Creative Common Attribuzione, Non commerciale, Condividi allo stesso modo, versione 3.0, Italia (CC BY-NC-SA 3.0 IT).