Creatività e pensiero laterale

Created on 2017-03-28 03:05

Published on 2017-03-28 04:43

Published on March 28, 2017 -- Last revision Oct 23, 2017.

Volare è impossibile

Nell'isola di Creta il re Minosse aveva chiesto a Dedalo di costruire il labirinto per il Minotauro. Avendolo costruito, e quindi conoscendone la struttura, a Dedalo e suo figlio fu preclusa ogni via di fuga da Creta da parte di Minosse, poiché temeva che ne fossero svelati i segreti e vennero rinchiusi nel labirinto. [...] Per scappare, Dedalo costruì delle ali con delle penne e le attaccò ai loro corpi con la cera. Malgrado gli avvertimenti del padre di non volare troppo alto, Icaro si fece prendere dall'ebbrezza del volo e si avvicinò troppo al sole; il calore fuse la cera, facendolo cadere nel mare dove morì.

−Fonte: it.wikipedia.org

Volare è possibile

Il pensiero laterale è uno strumento fondamentale per fare innovazione. Per darne un esempio, mi piace partire da questo articolo che si basa sul lavoro divulgativo "The Prehistory of Autism" di Penny Spikins and Barry Wright.

Ad esempio, possiamo cambiare il contesto dell'informazione perché non è detto che il primo contesto in cui incontriamo quell'informazione sia il suo contesto naturale. Inoltre il concetto di contesto naturale potrebbe essere piuttosto relativo, appunto.

Ad esempio, possiamo immaginare di leggere un articolo riguardo all'autismo su un quotidiano al bar mentre prendiamo un caffè insieme ad un amico (semplificazione, cambio contesto, cambio di supporto mediatico, cambio di relazione: da solo→con un amico) in una situazione informale e ironica (riduzione delle inibizioni e quindi dei limiti culturali: politically correct→politically uncorrect), immaginarci di dare di gomito all'amico e con una strizzata d'occhio dirgli: "la scienza studia gli scemi!". L'amico potrebbe risponderci "e se gli scemi fossimo noi?". I due amici si guardano, si alzano e decidono di studiare il contributo delle persone affette da sintomi d'autismo nella preistoria e nella storia dell'umanità ed effettivamente scoprono che gli scemi siamo noi.

Non possiamo sapere se fra Penny e Barry sia andata davvero così ma penso che questa scena rappresenti il concetto di pensiero laterale nei suoi elementi essenziali.

Ad esempio, in questo spezzone del film "A Beautiful Mind", la vista di un gruppo di ragazze e in particolare della più avvenente, stimola al matematico protagonista del film, l'idea di conquistarla ma egli si lascia distrarre dalle dinamiche dominanti fra le quali, asserisce, non si trova quella di Adam Smith sul comportamento egoistico, scoprendo l'equilibrio di Nash, appunto.

https://www.youtube.com/watch?v=kOfIw8Y8keE

Sorgente Video: https://youtu.be/kOfIw8Y8keE

...e se gli scemi fossimo noi?

La domanda è iconoclastica ma è anche alla base dell'idea che le metriche di Q.I. e Q.E. siano, non solo affette da bias culturali, ma completamente ribaltate nel loro significato.

Invece di partire dal presupposto che l'intelligenza sia distribuita fra gli individui con una densità di probabilità a campana (Bell Distribution) che corrisponderebbe a quella misurata, si ipotizza che l'osservabile sia la convoluzione di diversi fattori che l'abbiano alterata (perdita di fuoco). Perciò la sorgente potrebbe (ipotesi di lavoro) essere un picco nello spettro alto (Poison Distribution, riflessa in x →-x) e che ciò che viene misurato in età adulta sia frutto del condizionamento parentale e sociale che interviene a posteriori a cominciare dal parto in poi (imprinting).

Detto in parole più semplici: nasciamo brillanti e poi adottiamo la struttura concettuale dei nostri genitori, insegnanti, amici, parenti, etc ovvero, progressivamente, tutti i loro vincoli di pensiero distillando un nostro estratto dell'esperienza collettiva circa la realtà e la società. In questa ipotesi, il condizionamento sociale ridurrebbe il Q.I., quindi il pensiero critico e quello laterale per agevolare l'adattamento sociale che a sua volta creerebbe un'ipersensibilità selettiva di gruppo nella curva di Q.E.: sono capace di essere empatico e solidale con te solo se emotivamente ti riconosco come un membro del mio gruppo d'appartenenza sociale (es. razza) e/o culturale (es. religione) altrimenti crepa!

Alcune conseguenze di questo ragionamento sono che

Conclusione

Il pensiero laterale è una modalità di pensiero che risulta artificiale negli adulti a causa dell'imprinting di gruppo e del condizionamento sociale che abbiamo ricevuto. Invece, è tipico nei bambini che infatti fanno domande apparentemente assurde o interpretano alla lettera proposizioni idiomatiche.

Il pensiero laterale negli adulti deve essere generato per volontà deliberata e richiede un certo sforzo perché imita alcune predisposizioni che troviamo negli individui considerati border line (inibizione sociale, perdita della reputazione, ridicolizzazione, bullismo, etc.). Pensare in modo creativo, risulta molto più facile a coloro che abbiano preservato la curiosità del bambino interiore [²].

In estrema sintesi, il pensiero laterale e creativo prevede il seguente schema d'azione:

La principale difficoltà, sia durante il lancio sia durante il rientro, è la forza di gravità che ci schiaccia e riporta a terra: facciamo fatica a staccarci dal contesto che ci è familiare e poi a pilotare un rientro non banale.

Volare è roba da pazzi − The wRight Bro.

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(C) 2017, Roberto A. Foglietta, testo licenziato con Creative Common Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia (CC BY-NC-SA 3.0 IT).

Note

[¹] Mucche che amano il Jazz − Video su Youtube che mostra l'interesse di un gruppo di mucche per dei suonatori di Jazz. Le mucche si avvicinano per ascoltare il concerto e poi finito si allontanano riprendendo a pascolare, come avrebbero fatto degli avventori in un pub intenti a bere birra: si sarebbero avvicinati al palco per poi tornare ai tavoli.

[²] Gli occhi del bambino non li danno indietro maiEri bellisima, Ligabue.