Created on 2017-01-14 08:11
Published on 2017-01-14 08:51
Published on January 14, 2017
I giovani di oggi sono dei rammolliti, privi di valori, privi di iniziativa, privi di interessi, viziati e incomprensibili, egocentrici, incapaci di farsi una famiglia, di trovare un lavoro, di costruire o di reggere la fatica e non conoscono la disciplina.
Chi racconta queste balle sono i loro genitori. Quando un'intera generazione perde la capacità di essere da riferimento non può dire: è colpa della scuola, dello stato, dei media, delle pop star, del '68 che gli hanno impedito di crescere dei figli autonomi.
Senza leadership, l'uso della forza e del potere è solo oppressione. Tutti gli errori commessi e considerati giustificabili in tempi di guerra fredda, stanno emergendo. Tutti e Nessuno sembra avere risposte... forse, qualcuno là fuori ha una risposta, qualche pazzo... forse, ma inascoltato, perché si premiano gli yes-wo/men, coloro che portano rispetto ai valori di una volta.
Al momento della caduta del muro di Berlino (1989) avrebbero dovuto investire, come è stato fatto in Germania, su sviluppo e ricerca: università, scuole, innovazione nelle aziende, digitalizzazione della pubblica amministrazione. In questo modo avrebbero lasciato un paese migliore 10 anni dopo, pronto e preparato ai loro figli, altrettanto pronti e preparati. Ma tutto questo non è successo perché richiedeva un cambiamento e loro, quelli del '68, hanno come valore la resistenza, fine a loro stessi, però.
Perciò hanno giocato alla New Economy e hanno perso (2001). Poi hanno giocato sulla speculazione immobiliare e hanno perso (2008). Nel 2018 saranno rimasti in sella per 50 anni − 20 anni più del dovuto − 20 anni più del normale ciclo di vita. Alla fine del 2018 probabilmente diremo che avranno giocato con le banche/finanza e avranno perso, ancora. Nel 2018, i successori saranno cinquantenni sfiniti e ventenni debosciati che per altro non avranno nulla in comune perciò saranno pure divisi e in contrasto fra loro, single per vocazione i primi, poligami per mobilità gli altri, tendenzialmente sterili.
Il passaggio di mano sarebbe dovuto cominciare nel 1998. Ma tre anni dopo (2001) si era tutti quanti fermi, punto a capo. Si è ripartiti ma senza passare la mano perché le circostanze non lo permettevano. Quindi si poteva fare nel 2008 ma ancora si era tutti quanti fermi, punto a capo. Si è ripartiti ma senza passare la mano. La futura generazione continuava a non avere un lavoro fisso e stentava a mettere su famiglia.
Era ovviamente colpa dei giovani, di quella generazione X. Già nell'etichetta, alla generazione dei Moon Walkers (cfr. Michel Jacson 1963-2008, dallo sbarco sulla luna 1969 alla caduta del muro di Berlino 1989) si era deciso di tirarci una bella croce sopra.
D'altronde il lavoro imponeva di muoversi, trasferte, trasferimenti e di continuare a fare formazione. Chi non ha viaggiato, chi non ha continuato a fare formazione è uscito lentamente ma inesorabilmente dal mercato. Chiunque non abbia abbracciato lo status-quo è stato emarginato in posizioni di ininfluenza. Resistenza. Il '68 ha fatto resistenza e dopo quasi 50 anni è ancora l'ideologia dominante in Italia. Resiste a tutto, a tutti, anche al buonsenso, anche all'evidenza, anche alla realtà, resiste alla natura stessa, resiste all'idea della morte, desidera l'immortalità quella fisica e non quella dei libri di storia.
E' talmente resistente che quando è stato costretto a fare qualche passaggino di palla, si è trasferito in giovani fotocopie, da resistenti a obbedienti, in quarantenni con idee che erano già vecchie 20 anni fa e che non hanno mai lavorato, studiato o vissuto all'estero.
Abbiamo bisogno di una nuova Woostock perché la musica è l'unica cosa che unisce tre generazioni. Perché a questo punto non basta più fare un passaggio generazionale, occorre fare un passaggio bi-generazionale. Sarà anche una cosa buona perché sarà un modo per evitare di creare un secondo muro generazionale, un'altra resistenza. Sarà un buona cosa, un passaggio più sfumato e più sfumato anche per il futuro. Forse, sarà...
Più che un passaggio, basterebbe che il '68 uscisse di scena, silenziosamente, di soppiatto, senza dare nell'occhio. Come fanno gli attori a cui non viene chiesto il bis ma hanno continuato a recitare anche dopo che il teatro si è svuotato.
Nelle generalizzazioni stastistico-generazionali è implicito il rischio di qualunquismo. Allora conviene portare qualche dato, non per corroborare delle opinioni, ma per fare una riflessione su dei trend numerici che riguardano la nostra società.
Ad esempio, da un punto di vista demografico, considerati i dati 1990 [1] e 2016 [2], il trend di decrescita demografico appare marcato. Limitandoci, ad esempio, a questo aspetto si può facilmente accollare la responsabilità alle giovani generazioni ma il gioco dello scarica barile è facile da ribaltare. Lo stesso può dirsi della tendenza a rimanere single [3]. Infatti, basta considerare che l'autonomia delle persone dipende dal reddito e che questo sia concentrato nella generazione precedente [4]. Quello che rimane ai giovani, a prescindere che non sia un reddito fisso o garantito piuttosto che affetto da un qualche rischio di volatilità evidentemente non è abbastanza. La coperta è corta.
Si può fare anche figli e poi dover chiedere soldi per mangiare e per vestirsi ai genitori/nonni ma è facile pensare che una coppia giovane non apprezzi molto questa scelta, ritornare a vivere con il nucleo familiare originario, e preferisca semplicemente non sposarsi e non avere figli. A quanto pare, però, le statistiche sul crollo demografico non hanno attratto l'attenzione nemmeno nel 1990.
Magari una fiera provocazione alla generazione del '68, qualche lampadina potrebbe accenderla. Forse, ma anche no. Comunque un tentativo di introdurre l'argomento per altra via non è mai sprecato. Nessuno vieta, ovviamente, di considerare l'autonomia dei giovani un optional da viziati. Dobbiamo, però, considerare che la differenza culturale fra giovani e genitori è molto ampia. Il progresso tecnologico ha cambiato radicalmente la società, l'economia e la percezione dei rapporti personali a partire da Internet (1992).
In conclusione, i genitori posso affermare di aver cresciuto dei figli viziati. I figli possono affermare di avere dei genitori troppo protagonisti in una realtà sociale ormai completamente cambiata. Il declino demografico farà il suo lento e inesorabile corso.
Comunque il pessimismo parte da lontano (1970-2003) - Fonte quinterna.org - ma che questo sia l'unico modello possibile è tutto da verificare e la scommessa vale la pena di essere giocata. Oppure sarà solo un'altra scusa, tautologica, fra le tante.
(C) 2017, Roberto A. Foglietta, testo licenziato con Creative Common Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia (CC BY-NC-SA 3.0 IT).
[1] Il calo demografico irreversibile (già si erano arresi, 1990) - fonte repubblica.it
[2] La Caporetto demografica, l'Italia si svuota (pessimismo, 2016) - Fonte lastampa.it
[3] Popolazione per età, sesso e stato civile 2014 - Fonte tuttitalia.it
[4] La ricchezza degli italiani divisa per fasce d’età: aumenta divario fra vecchi e giovani (2015) - Fonte thewalkingdebt.org