Created on 2018-09-03 09:54
Published on 2018-09-03 10:09
Interessante questo articolo di Francesco Pugliese su
Ovviamente, l'affermazione "la scienza non è democratica" è una semplificazione e come tutte le semplificazioni non può essere esatta.
Una più corretta impostazione è fornita nell'articolo sopra: "La questione non è se la scienza debba essere democratica, quanto piuttosto se il processo decisionale che implica una conoscenza scientifica debba essere democratico".
Prima ancora di arrivare alla questione, nell'articolo si parla di verità come concetto filosofico e al metodo scientifico.
Due concetti che sono (o dovrebbero) essere chiari a chi sia erudito in fatto di scienza (filosofia e storia della scienza).
Ma sono due concetti che per essere padroneggiati richiedono un certo grado di cultura che non è molto diffuso sopratutto in Italia.
Ecco quindi che si pone il problema della semplificazione a fine della comunicazione.
Ovviamente l'esattezza di un concetto, necessariamente, viene un po' sacrificata per ottenere l'immediatezza.
Fin qua tutto bene. Ora vediamo un altro paio di punti critici toccati dall'articolo di Francesco Pugliese.
Il primo punto riguarda l'adozione di una teoria scientifica o di un'invenzione.
Questo aspetto non appartiene strettamente alla scienza nella misura in cui una teoria o un'invenzione escano dall'ambito della comunità scientifica che come è stato correttamente descritto è l'insieme di tutte le persone erudite ma non necessariamente portatori di titoli accademici.
In effetti la scienza ufficiale ha spesso ostacolato lo sviluppo e la diffusione di teorie scientifiche più corrette di quelle generalmente accettate opponendo quindi una resistenza, anche fiera, al cambiamento e al progresso.
Qui entriamo nel vivo del primo punto:
Se oggi volessimo fondare la scienza dell'innovazione dovremmo riconoscere che in alcuni aspetti – pur usando il metodo scientifico – travalica da fenomeni attualmente "scientificamente descritti" e che invece appartengono alla sfera delle materie umanistiche.
Anche l'innovazione, però, non è un fatto democratico per il quale la maggior parte delle persone decidono di abbracciare il cambiamento e quindi il cambiamento accade.
È invece più frequente il caso che "poche" persone adottino il cambiamento e poi progressivamente la maggior parte degli altri si adegui al cambiamento che diventa un'emergente necessità: bere o affogare.
Ecco quindi che arriviamo al secondo punto critico: lo scienziato non può imporre la sua volontà agli altri. Togliamo "scienziato" e sostituiamola con "nessuno".
Nessuno può imporre la sua volontà agli altri. Falso.
Chiunque abbia il potere di farlo, che gli derivi da una determinata posizione sociale oppure dall'esclusivo accesso a una tecnologia o ad una conoscenza oppure altri mezzi che possa arbitrariamente usare, può farlo.
È corretto dire che "il possa farlo non implica che debba farlo" ma su un arco di tempo lungo abbastanza "il potere si esercita" e il potere esercitato è sempre abuso ovvero arbitrario mentre l'abuso di potere è un altro concetto che dipende dalla cultura, dalla società, dalle leggi e dalle consuetudini.
Perciò il potere, quale che sia la sua natura, prima o poi viene esercitato e quando verrà esercitato sarà sempre un arbitrario esercizio.
La democrazia al di fuori del concetto greco del termine: "decidiamo insieme se andare in guerra oppure no, e poi ci andiamo oppure no" è un'illusione.
Riguardo alla democrazia nell'accezione prettamente della polis della Grecia antica, anch'essa è un'illusione nel senso che coloro che avevano la capacità di argomentare la loro tesi meglio di altri, convincendo gli uditori, la imponevano tramite il consenso.
La democrazia è un'illusione. Nell'esercizio del potere vi è un ampio spettro di esercizio che va dall'imposizione brutale al gentile convincimento.
La storia insegna che il gentile convincimento funziona bene quando lo praticano coloro che in caso "s'arrabbino" sono in condizione di assestare pesanti ceffoni e che quando "menano", menano sul serio.
<<Siete liberi di fare quello che volete ma se fate casino vi meno. Chi non è d'accordo faccia un passo avanti.>> Pugno-mazzata alla Bud Spencer con il soggetto che stramazza al suolo. <<Bene, qualcun'altro ha bisogno di una ripetizione?>>
Così si può inquadrare anche un orda di barbari in tre minuti e quei barbari ci ameranno. Il resto sono sofismi che con l'esercizio del potere non hanno nulla a che fare.
L'esercizio del potere è il potere.
(C) 2018, Roberto A. Foglietta, testo licenziato con Creative Common Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia (CC BY-NC-SA 3.0 IT).