Created on 2017-03-21 13:21
Published on 2017-03-22 08:51
Published on March 22, 2017
Un diverso modo, interessante, per rappresentare i tre item cardini di una gestione di un progetto, quelli che formano quello che io chiamo il triangolo magico, ovvero tempo, ambito e costi.
−Fonte: Fabio Galanti on LinkedIn, 19 marzo 2017.
−Disegno di Lorenzo Mosna originariamente pubblicato su Facebook, 16 marzo 2017.
Il NO centrale è il classico limite del pensiero waterfall. Si dà cioè per scontato che lo scope sia blindato. Invece è tutta una questione di focus sul valore.
Le migliori start-up vivono proprio al centro dei tre cerchi!
Occorre trovare quella funzionalità e solo quella che ha il massimo valore per il business e di solito la si trova. Se invece siamo in condizioni di scope bloccato, allora si dovrebbe aggiungere la palla con dentro scritto "Voglio tutto" ;-)
−Fonte Nico Spadoni on LinkedIn, 21 marzo 2017.
Potremmo pensare che queste due opinioni siano in conflitto o che lo lo siano le relative professionalità ma nonostante le apparenze, questi due scenari, per quanto possano apparire sostanzialmente diversi, anche in un solo punto, quello centrale, in effetti coesistono e la parola chiave di questa coesistenza è "start-up" ovvero l'impresa nel suo significato etimologico: to exploit a risk as opportunity.
Quando è un cliente − sempre sacro quando paga bene − a chiederci di produrre una soluzione subito, che sia bella e costi poco − per esso soltanto − allora è giusto che riceva un distino e cordiale rifiuto. Diverso, invece, è lo scenario nel quale, individuato un segmento di mercato interessato a una proposta di valore, si affronti il rischio di realizzare una soluzione che avrà l'opportunità di essere bella e concorrenziale.
Ecco quindi che a fare la differenza non è il punto centrale ma la relazione fra rischio e opportunità ovvero l'impresa sottesa alla sfida: produrre qualcosa che costi molto, valga abbastanza da essere venduta a tanti a un prezzo concorrenziale.
Questo perché fornire a una cliente una soluzione che costasse a noi più di quanto il cliente sarebbe disposto a pagarla, sarebbe − salvo casi particolari in cui si offre un campione commerciale per agevolare un'importante prevendita − sciocco. Mentre, se essa può essere venduta a molti clienti allora non è il prezzo dell'unità a essere significativo ma il prodotto fra volume e prezzo unitario.
Entrambe le opinioni sono corrette e anzi complementari fra loro. In questo caso non è il metodo il punto centrale. Perché il metodo può determinare la dimensione dell'area al centro ma esisterà sempre il punto centrale, l'impossibile, là dove the magic happens.
A noi interessa proprio quello, il punto centrale, e nell'area al centro si dovrebbe mettere NO*. Dove l'asterisco non starebbe a segnalare che lo scope può essere congelato ma a ricordarci che ogni sfida rappresenta un'opportunità per coloro che la sanno cogliere.
Non tutte le opportunità però meritano di essere colte e nemmeno è richiesto da noi che si debba cogliere ogni possibile e potenziale opportunità, anzi... però l'asterisco!
(C) 2017, Roberto A. Foglietta, testo licenziato con Creative Common Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo, versione 3.0, Italia (CC BY-NC-SA 3.0 IT).