Ricetta Italia

Created on 2016-02-01 15:40

Published on 2017-03-20 09:32

Published on March 20, 2017

Introduzione

Una nazione è fatta di tre aspetti: territorio, popolazione e cultura. La politica, l'economia e la finanza dipendono da questi tre aspetti. L'Italia è geograficamente ben definita, gli italiani sono un popolo frammentato. Abbiamo molte peculiarità regionali, molti emigrati e molti immigrati ma non è per questo che siamo divisi.

Una nazione per riconoscersi come tale dovrebbe avere un riferimento culturale univoco. Ad esempio, secondo la nostra Costituzione questo nostro riferimento dovrebbe essere il Presidente della Repubblica. Fatta questa premessa, ci viene in mente chi? Pertini? Questo ci dà la misura di quanto a lungo abbiamo dormito.

Una ricetta semplice

Un mio amico e collega mi chiese una ricetta per l'Italia e io mi rifiutai di indicargliela perché è facile scriverla

1) trasparenza; 2) semplicità; 3) correttezza

ma è tutt'altra cosa metterla in pratica.

Un popolo può avere bisogno di un sogno per risvegliarsi ma poi deve avere il coraggio di realizzarlo altrimenti è meglio girarsi dall'altra parte e riaddormentarsi. Il primo passo è avere il coraggio di fare i conti con la realtà (trasparenza), il secondo passo è avere il coraggio di fare i conti senza ipocrisie e senza inutili complicazioni (semplicità) e il terzo di accettare di essere giusti (correttezza).

Riassumendo

Una nazione si caratterizza da tre aspetti (territorio, popolazione e cultura) per essere tale dovrebbe riconoscersi in alcuni valori condivisi (ad. es.: trasparenza, semplicità e correttezza). L'unione di carattere e valori va a definire gli aspetti della sua vita: politica, economia e finanza. Una nazione che non si sia formata completamente equivale a un popolo che non si sia emancipato completamente.

Abbiamo fatto l'Italia ma dobbiamo ancora fare gli Italiani − Massimo d'Azeglio (1870)

Gli italiani dovrebbe fare tre cose per conquistarsi il loro posto nella storia come una nazione matura e indipendente: 1) svegliarsi e trovare il coraggio di agire; 2) concordare un piano e scegliersi una guida di riferimento; 3) rimanere focalizzati sull'obbiettivo e rispettare le tempistiche. 

Il problema

L'Italia è costruita su mille contraddizioni e la convivenza, anche se alcuni potrebbero trovare più corretto il termine connivenza, di queste contraddizioni ci ha portato ad accettare l'opacità, la complicazione e la furbizia come tre valori necessari per evitare il conflitto ma il conflitto è costante, a volte latente, a volte evidente.

Quando si parla di trasparenza non s'intende − voi avete fatto questo, quindi siete cattivi − perché questa di noi-voi è l'ipocrisia che leggiamo tutti i giorni sui giornali, quando abbiamo la fortuna di non essere distratti da notizie tanto insignificanti quanto roboanti.

Trasparenza significa avere il coraggio di accettare la realtà. Semplicità significa la volontà di unire le contraddizioni in uno schema organico piuttosto che avere l'insana pretesa di risolverle con un livellamento. La correttezza di accettare che non sono le diverse posizioni a fare la differenza ma il metodo di confronto e di rapporto.

Quest'ultimo punto è l'opposto del principio machiavellico per il quale "il fine giustifica i mezzi" perché questo principio, di per se stesso, va a sostenere la proposizione "il fine è il potere" ottenendo il sillogismo per il quale "il potere giustifica se stesso".

La Soluzione

Non ci vuole molto a comprendere che Machiavelli, nella sua opera, in realtà vada a costruire una giustificazione culturale alla legge della jungla: vince il più forte. Non è il più forte ma quello che si adatta più velocemente. Non è l'opportunista che vince ma coloro che sanno fare gioco di squadra. Alla fine però "vincere" è rimasto il fine da ottenere con qualunque mezzo.

Qual'è lo scopo del gioco? Tutti in coro, vincere! Quali sono le regole del gioco? Tutti sussurrando, saltare sul carro del più probabile vincitore. Questo è il dramma e al tempo stesso la commedia dell'Italia. Qual'è lo scopo del gioco? Partecipare. Quali sono le regole del gioco? Il metodo. Perché? Perché all'altro gioco abbiamo già giocato e in realtà nessuno vince.

Almeno il 94% dei problemi è imputabile al sistema e non alle persone ma sono le persone a scegliere il sistema ubbidendo o disubbidiendo, applaudendolo o fischiandolo, accettandolo o riformandolo. Il sistema non esiste di per se stesso, il sistema siamo noi.

Conclusione

Dai a un uomo un pesce e domani avrà ancora fame. Insegna ad un uomo a pescare e non avrà più fame. Nessuno vi insegnerà a pescare.

Continuazione

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(C) 2017, Roberto A. Foglietta, testo licenziato con Creative Common Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia (CC BY-NC-SA 3.0 IT).