Created on 2017-04-19 12:12
Published on 2017-04-19 12:18
Published on April 19, 2017
C'è differenza fra velocità e frenesia, una grande, enorme differenza.
La frenesia è quando sei bloccato in coda a uno sportello per una commissione importante che non si può rimandare mentre dovresti essere già sulla strada per la scuola a recuperare tuo figlio. Sai già che arriverai in ritardo, che la maestra e la bidella ti guarderanno con rimprovero o peggio perché anche loro avrebbero dovuto essere altrove, che dovrai scusarti e che tuo figlio si sentirà deluso da te e arrabbiato eppure devi stare in coda, aspettare il tuo turno, per fare questa cosa che − fra si, no, forse e ma − è un mese che se ne discute in ufficio e alla fine si è deciso all'ultimo minuto anche se probabilmente non servirà a nulla ma se non riesci a presentare la domanda e a farla approvare per tempo, sarà stata colpa tua.
La velocità è quando alla riunione ti incaricano di occuparti della pratica, prepari la domanda e la invii online. Ti chiamano il giorno dopo per dirti che non è compilata correttamente perché hanno capito cosa vuoi fare ma c'è la spunta X da selezionare. La domanda sarà approvata in 48 ore anche se probabilmente non servirà perché il cliente avrà già deciso per la proposta a valore aggiunto che nel frattempo il vostro commerciale avrà inviato e discusso con lui. Perciò, nel frattempo, prepari la documentazione per l'opzione top e la comunicazione per l'appuntamento dal cliente ti arriva in tempo reale con anticipo di due giorni. Il cliente sottoscrive la proposta con un tempo di ripensamento di due giorni lavorativi perché vuole rivederla con calma e non intende farvi perdere altro tempo. Arrivi in orario in ufficio, in tempo, per chiudere la giornata e andare a prendere tuo figlio, davanti alla scuola cinque minuti in anticipo come suggeriscono le maestre. Due giorni dopo il cliente ha deciso e ha confermato l'impegno versando il primo acconto.
C'è differenza fra velocità e frenesia, una grande, enorme differenza: la velocità funziona mentre la frenesia no. Però, noi abbiamo paura della velocità perché già abbiamo una vita frenetica così e figuriamoci se le cose andassero ancora più veloci...
(C) 2017, Roberto A. Foglietta, testo licenziato con Creative Common Attribuzione, Non commerciale, Condividi allo stesso modo, versione 3.0, Italia (CC BY-NC-SA 3.0 IT).