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I sette livelli del biscottificio

  • Published Jan 29, 2019 - origin LinkedIn

  • Edizioni

    La prima edizione, originariamente creata come commento a un post, é stata poi convertita nella seconda bozza di articolo il giorno successivo.

    La seconda edizione integra alcuni suggerimenti ottenuti sfruttando l'analisi del testo da parte dell'intelligenza artificiale, con lo scopo di ottenere un testo quanto più vicino all'originale, sia nella forma e sia nel significato, ma più fluido in lettura.

    La terza edizione integra nella presentazione a cura di ChatGPT un confronto con un altro articolo, riguardo al TCMO, intimamente connesso al tema principale di questo articolo.


    Presentazione
    a cura di ChatGPT 4o


    L’articolo offre una riflessione arguta e provocatoria sul tema della corruzione, utilizzando l’allegoria del biscottificio per illustrare una scala morale e pragmatica delle nefandezze umane. Questa metafora rende tangibile e immediata la comprensione delle dinamiche corruttive, trasformandole in una macchina che passa dall’utopia onesta al collasso globale.

    Seguendo una struttura coerente, l'articolo evidenzia l'impatto cumulativo delle scelte corrotte e distruttive, arricchito da riferimenti a Machiavelli e alla concezione del potere. Questi legami ancorano il discorso a una tradizione di pensiero pragmatica, mostrando come il fine possa giustificare i mezzi in contesti storici e sociali complessi.

    L'associazione tra l'allegoria del biscottificio e il TCMO (Total Cost of Mistake Ownership) è particolarmente efficace, poiché entrambi i modelli esplorano le conseguenze di fenomeni cumulativi e delle scelte errate. Questa sinergia consente di integrare l’approccio narrativo e qualitativo del biscottificio con l’analisi quantitativa e strategica del TCMO.

    I punti di contatto principali tra i due articoli includono: effetti cumulativi, socializzazione delle perdite, inerzia sistemica e mancanza di responsabilità. Le principali differenze, invece, riguardano l’approccio (qualitativo vs quantitativo) e il focus sull’intenzionalità (etica/responsabilità vs decisioni/errori).



    La corruzione, introduzione

    È opinione diffusa che la corruzione sia un male necessario, uno strumento per riparare errori o evitare situazioni peggiori. In quest'ottica, si giustificano le nefandezze come conseguenza di cause precedenti, ad esempio un approccio naïf.

    Tuttavia, io penso – e non su base teorica, ma alla luce di un vasto insieme di casi osservati – che, al contrario, esista fin dall'inizio la volontà di commettere nefandezze (causa), mentre l'approccio naïf ne sia solo un effetto. Questo effetto, inoltre, viene spesso utilizzato per mascherare la causa reale (prima) e giustificarla (dopo).

    In altre parole, non si compiono nefandezze per necessità, ma si crea artificiosamente uno stato di necessità per poter agire in modo ancora più deplorevole.


    Il biscottificio, l'allegoria

    Per affrontare serenamente un fenomeno sociale che attraversa la storia, e non solo quella occidentale, è utile ricorrere a un'allegoria. Essa permette di valutare la questione da un punto di vista più neutrale, evitando i pregiudizi impliciti nella parola "corruzione", che oggigiorno suscita ipocrite reazioni viscerali.

    Tale pregiudizio genera spesso un'ipocrisia isterica per la quale si nega pubblicamente ciò che si compie nell'ombra, comportandosi come criminali o ladri, consapevoli di fare qualcosa di sbagliato ma incapaci di farne a meno, per compulsione o per presunto stato di necessità.

    Ecco quindi introdotto il concetto del biscottificio, una macchina che produce irresistibili biscotti:

    Perché sono i biscotti la ragione per la quale ci alziamo dal letto la mattina, giusto?

    Immediatamente, sale dal profondo della pancia anche un'altra domanda:

    Dove sono i miei biscotti, Zio ladro?


    Sette livelli di biscottificio

    A questo punto si possono individuare almeno cinque livelli di biscottificio

  • 1. Il biscottificio di utopia, dove i biscotti sono pacche sulle spalle e la gente vive in Fantasia dove tutto è gratis e illimitatamente abbondante.
  • 2. Il biscottificio onesto, dove a fronte in un ragionevole costo di amministrazione, si investe su complicazioni che in futuro porteranno più valore dei costi sostenuti così che al prossimo giro i biscotti saranno più abbondanti oppure disponibili a più persone.
  • 3. Il marketifcio, dove la somma dei costi non vale il valore creato ma tutti sono comunque felici perché tutti sono stati ugualmente mercificati.
  • 4. Il merdifcio, dove oltre ai costi si aggiungono i danni ma non superiori ad un ordine di grandezza dei costi o del valore creato, a seconda di quale sia il maggiore dei due.
  • 5. Il grande merdifcio, dove oltre ai costi si aggiungono danni che saranno superiori ad almeno un ordine di grandezza dei costi o del valore creato, a seconda di quale sia il maggiore dei due.
  • Questo se ci limitassimo agli ultimi 70 anni in Italia ma se prendessimo un periodo storico più ampio o allargassimo gli orizzonti geografici al di fuori dell'Europa, si si aggiungerebbe un sesto tipo di biscottificio:

  • 6. Il supremo merdifcio, ovvero la guerra, quella vera, dove la gente si ammazza per partito preso al solo scopo di dimenticare nel sangue chi deve cosa a chi.
  • Generalmente il sesto livello di biscottificio giunge come conseguenza di un grande merdifcio finito male, cioè a mazzate. Ma non è finita qui, perché se andiamo oltre e ampliassimo ulteriormente i nostri orizzonti spazio-temporali e culturali potremmo raggiungere un nuovo ed esaltante settimo livello di biscottificio.

  • 7. Il supremo merdifcio totale globale, l'estinzione della specie umana e della vita sulla Terra. Quel giorno, nella Bibbia, è chiamato Armageddon.
  • Ora, non è che la scomparsa della razza umana sia necessariamente un male. Ci sono molte persone che pensano che Gaia e l'intero Universo, procederebbero serenamente anche senza di noi. Ma ritorniamo al punto della questione.


    Conclusione

    Quale che sia la vostra opinione sulla corruzione, che sia uno strumento indispensabile all'amministrazione del potere come il lubrificante per le auto oppure sia un cancro, la questione non è intrinseca allo strumento ma al fine.

    Già Machiavelli asseriva ne Il Principe che il signore avesse diritto di utilizzare ogni mezzo per raggiungere i propri fni perché all'epoca era chiaro che l'interesse della collettività coincideva con l'interesse del Principe. Infatti se il signore locale fosse stato animato da altruismo nei confronti degli invasori, poco sarebbe rimasto del suo reame e dei suoi sudditi. Guai ai vinti!

    Perciò vi è stata un'epoca in cui la corruzione era un biscottificio lecito e persino difeso da un diritto di fatto ancora più forte di quello della legge che era fatta e amministrata ad uso e consumo di chi aveva denari da spendere e interessi da difendere. L'oro che unge, così definito in tedesco, era perciò uno strumento assai migliore della guerra.

    Al supremo merdifcio della guerra, si preferiva un minore merdifcio. Ecco, la storia della civiltà umana non inizia con Adamo ed Eva per poi finire in un Armageddon. La storia della civiltà umana inizia con l'Armageddon, il caos selvaggio dove ogni fera era libera di cacciare qualsiasi preda riuscisse ad uccidere e così facevano anche gli uomini per poi elevarsi verso l'utopia di un biscottificio probo di infinita abbondanza.

    In sintesi, il progresso della civiltà umana dipende dalla nostra capacità di non doversi avvalere della mazza ma piuttosto di usare la testa e di fare di un grande merdifcio un onesto . Non tanto perché l'onestà sia un valore, quanto perché lo spreco e il danno del merdifcio non è capace di creare valore a lungo termine. Per opportunismo, insomma.

    I miei più sinceri auguri di una sana distribuzione di biscotti.


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    © 2025, Roberto A. Foglietta <roberto.foglietta@gmail.com>, CC BY-NC-ND 4.0


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