L'estinzione dei Neanderthal è iniziata
1st edition, articolo pubblicato a partire da una serie di commenti ad un post di RHC su LinkedIn.
2nd edition, aggiunge due nuove sezioni: integrazioni informative e l'etica delle leggi di natura.
3rd edition, gli italiani e la responsabilità sociale, il calo demografico e reddito di cittadinanza.
4th edition, include l'introduzione qui sotto che presenta l'articolo e il concetto di metacognizione.
5th edition, include una sezione che ritorna ad agganciarsi all'introduzione sulle derive ideologiche.
Introduzione
Questo articolo non è particolarmente lungo da leggere, ma è duro digerire perché fondamentalmente presenta una (possibile) risposta a una domanda molto attuale:
chi siamo noi, per giudicare gli altri diversi?
Una domanda che dovrebbe porsi quando affrontiamo culture diverse come quelle di altri paesi e che alcuni osservano solo attraverso gli immigrati o i turisti perché non hanno mai viaggiato o vissuto all'estero.
Una domanda che dovrebbe porsi quando veniamo in contatto con varie ideologie che alla fine sono solo funzionali alla politica ma che nonostante questo condizionano la vita di molte persone con le quali in qualche misura abbiamo la necessità di interagire e quindi confrontarci.
Una domanda che dovrebbe porsi quando interagendo con i chatbot, e più in generale con l'intelligenza artificiale, osserviamo delle risposte da queste macchine che paiono umane o che noi percepiamo in questo modo, e se le percepiamo come umane allora hanno già superato il test di Turing.
Però prima di dare una risposta, l'articolo si snoda attraverso dei punti nevralgici che toccano nervi scoperti. Mostra anche come le definizioni quando sono vaghe o sono lasciate al lettore, possono declinare lo stesso scritto in modi completamente diversi.
Questo dovrebbe farci riflettere sull'importanza delle parole, in particolare delle definizione che diamo a certe parole, o per contro a farci dubitare che la definizione di quelle parole che noi pensiamo essere quella giusta ed unica, non è detto affatto che lo sia.
In generale, nell'ambito di un discorso che sia retorico o razionale, ci sono delle parole chiave che rappresentano dei concetti fondamentali e in funzione di come questi vengono definiti si possono avere molte declinazioni della stessa teoria.
Coloro che "giocano" con queste variabili chiave (per usare un termine informatico) di fatto cambiano la natura del modello, quindi ristrutturano il pensiero e nel fare questo cambiano il comportamento delle persone quando queste cercano di rimanere coerenti con ciò che credono.
Qui sorge il primo problema: " 
credono " quindi
non valutano alternative, non cercano altri significati di quelle parole chiave, né pretendono una definizione precisa di quei concetti. Questo è un problema ancora prima di mettere in discussione il modello che già un approccio critico di più alto livello. Almeno però avere chiari e ben definiti i fondamentali.
Ecco, la domanda che l'articolo pone verso la sua conclusione è una domanda fondamentale perché in funzione di ciò che noi crediamo di essere ci rapportiamo con gli altri ma non è scontato che ciò che crediamo sia affatto vero. Anche quando sembra scontata che sia vera.
noi siamo italiani.
Certificato di nascita alla mano chi potrebbe negarlo? Già, ma esattamente cosa significa essere italiani, per esempio? Queste domande di cui la risposta solitamente diamo per scontate, ci introducono al concetto di
metacognizione ovvero la consapevolezza dei nostri ragionamenti e il significato dei nostri pensieri.
La truffa perfetta dell'AI
ⓘ
Un'email di phishing PagoPA per violazione del codice della strada, formalmente impeccabile, è stata smascherata da un errore surreale: il truffatore ha dimenticato di cancellare le istruzioni fornite dall'AI alla fine del messaggio, smascherando quella che altrimenti sarebbe stata una truffa perfetta. —
lknd
Quando cominciò la bolla di entusiasmo di chatgpt scrissi che al mondo, da quel momento, vi erano tre tipi di persone. Quelle più intelligenti del chatbot, quelle meno intelligenti e quelle che non lo sapevano ancora.
Ecco, quando vediamo questi "fenomeni" all'opera, stiamo osservando la terza categoria perché le altre due essendo consapevoli della loro relazione con il chatbot se ne servono in maniera adeguata. Che poi, questa affermazione è stata tradotta in quella che oggi si chiama "teoria della mediocrità" ovvero la terra di mezzo in cui l'AI fa tabula rasa. Perché gli estremi invece ne traggono beneficio.
Stiamo, quindi, assistendo a una rivoluzione che avrà un impatto sull'economia e sulla sociatà, tipo quella industriale, ma con paradigmi totalmente diversi perché la Rivoluzione Industriale è stata il tripudio della mediocrità.
L'incapace rimaneva emarginato, l'artigiano finiva fuori mercato, la massa confluiva nell'industria: prima sfruttata e poi traendone beneficio da un produzione eccessiva che naturalmente richiedeva un mercato di massa capace di comprare e consumare quella produzione.
Perciò, nonostante fosse stata inizialmente sperimentata l'esportazione, per compensare la sovrapproduzione quindi le minori vendite e la maggiore concorrenza, alla fine si è giunti a progressivamente innalzare gli stipendi oltre il minimo necessario alla sopravvivenza.
Questo ha trasformato il modello economico da "sussistenza" a "maturo" quindi con una classe media sufficientemente ricca e colta da desiderare una varietà di prodotti elaborati e non più banalmente funzionali ad uno scopo pratico, poi al consumismo.
L'AI ha cambiato le regole del gioco
ⓘ
Il CEO di NVIDIA, Jensen Huang, afferma che la prossima generazione di milionari americani non proverrà dal settore tecnologico o finanziario, ma da mestieri qualificati come l'idraulica e l'elettricista. Commenti che evidenziano una tendenza delle dinamiche della ricchezza negli Stati Uniti, dove i mestieri manuali stanno emergendo come la nuova frontiera della libertà finanziaria. — Perplexity AI
Intanto si noti come il concetto di "libertà finanziaria" sia entrato prepotentemente nell'immaginario collettivo che quindi percepisce i meccanismi della finanza in modo bipolare da un parte la povertà che diventa schiavitù e dall'altra parte la liberazione anche dal lavoro, tramite però il denaro che però attualmente è un prodotto della finanza senza un collaterale reale.
Quindi parliamo di una pura invenzione, o meglio di un concetto sviluppato millenni fa per agevolare il commercio e le transazioni reali ma nell'ultimo secolo declinato sempre più in maniera astratta. Perché creare moneta dal nulla, crea inflazione che è una tassa invisibile, subdola ed estremamente iniqua perchè impoverisce tutti coloro che hanno ricevuto della valuta in cambio di una prestazione o di un lavoro.
L'AI, una tragedia generazionale (2025-10-05)
In questo scenario le due maggiori direttrici ideologiche sono quelle USA e quella Italiana. Perché nel mezzo ci sono approcci relativamente pragmatici all'AI.
In USA, si punta a bruciare denaro a ruota libera per ottenere il collasso della "terra di mezzo" perché lo scopo NON è vendere l'AI in SaaS e neppure l'hardware ma far galleggiare il PIL con gli investimenti nei data center e relative centrali nucleari, senza il quale il PIL USA sarebbe finito a -0.3% di crescita annua e dall'altra parte recuperare gli investimenti privati sfruttando l'annichilimento della classa media perché poi questo è la "terra di mezzo" in USA.
Il che porterà ad uno spostamento della classe media dall'impiegato ai lavoratori manuali altamente qualificati: idraulico, elettricista, etc. Il che spiega la politica di deportazione di Trump, serve a far spazio agli americani in quei mestieri oggi caposaldo degli immigrati.
L'altro estremismo ideologico è quello italiano (cattolico) della pantomima dell'etica che è solo fuffa utile a ritardare l'adozione pragmatica e sviluppi come Katia framework che cercano di portare valore anche nella "terra di mezzo" quindi in ultima analisi fare dell'Italia la "terra di mezzo" degli americani, as usual.
Il nuovo petrolio dopo l'avvento di Internet
La questione è che con l'avvento di Internet si pensava che i big-data fossero il nuovo petrolio ma nella realtà, appare evidente che un'enorme massa di informazione non costituisce di per sé un valore se NON si è capaci di estrarre quelle informazioni che sono veramente significative ed interpretarle secondo il proprio caso.
Che poi questa è la definizione di "comprendere" un fenomeno che è strettamente collegato con il latino "intelligere" da cui viene il termine "intelligenza" che a questo punto emerge come il fattore determinate Perché ormai le fonti OSINT sono tante e talmente accessibili che i big-data sono di fatto una commodity.
Qual'è il maggiore freno psicologico all'intelligenza, al suo utilizzo e sviluppo? La paura. Quella che insegnano a scuola, in chiesa, ovunque in Italia. La paura di osare, di uscire dalla processione, dal gregge e di farlo in modo "sapiente" non alla pene di un cane.
Quindi in sostanza il perbenismo che diventa una forma di fascismo bigotto peggiore dello stesso fascismo ideologico (ammesso che i fascisti abbiano mai avuto un'ideologia piuttosto che essere dei delinquenti assetati di potere).
Se quindi il perbenismo bigotto è un fascismo con l'arroganza di essere moralmente superiore, allora qual'è la sua dinamica caratteristica? La medesima: affascinare gli ignoranti e gli idioti per mettere in silenzio e nell'impossibilità di agire, quindi di influenzare la società, le persone intelligenti.
Analogamente a quello che da sempre serve la religione: affascinare con la superstizione, ignoranti e imbecilli per poter giustificare l'inquisizione e la persecuzione contro coloro che sono intelligenti ma non allineati. Come Giordano Bruno o anche Galileo Galilei, padre del metodo empirico alla base del metodo scientifico moderno.
Queste cose si dovrebbero conoscere dalla fine della scuola dell'obbligo visto che sono nei programmi scolastici. No?
L'intelligenza naturale latita
Invece no, perché conoscere non basta, occorre capire. Ancora di più, capire non basta occorre il coraggio di osare ma qualsiasi persona intelligente sa, per definizione di intelligenza, che osare in un paese di bigotti è controproducente.
Quindi se osa, lo fa quanto più possibile di nascosto ma la trasparenza è fondamentale per due ragioni: senza trasparenza non vi è fiducia; senza fiducia non c'è crescita. Il che implica necessariamente una partnership estera, in un paese in cui è concesso privilegio dell'accesso al libero mercato e al fare libera impresa.
In buona sostanza il sistema NON perseguita la persona intelligente che si adegua, non perseguita la persona intelligente che si nasconde magari proprio fra le pieghe del sistema, perché costoro sono funzionalmente identici ai furbetti del quartierino, a parte avere un ritorno positivo e relative rimesse.
Quando però si passa dal perbenismo bigotto come sistema culturale imposto dall'arbitraria iniziativa singolo che si erge a novello Marchese del Grillo a quello organizzato in cui molte persone partecipano a questo modello di enforcement fino al punto di eleggere dei governi palesemente anti-democratici nella loro essenza, ecco che allora le cose cambiano.
Perché a quel punto l'armata brancaleone composta da fanatici celebrolesi prima o poi giunge anche alla tana del bianconiglio, quello di Monthy Python però.
Però la tana del bianconiglio NON è uno, che in qualche modo si possa circondare e ridurre ai minimi termini, è uno dei mille che hanno scelto un basso profilo, evitato sapientemente il conflitto con il sistema, e costruito una rete "alla pari" di persone che avevano un problema in comune e quindi hanno mutualizzato la soluzione.
Una dinamica che è propria della natura umana, intrinseca, inevitabile, il fondamento della società, della cultura e della civiltà. Non così per dire ma proprio in termini di paleontologia, il principio della civiltà è la mutua assistenza fra simili. Quindi parliamo di dinamiche intrinseche, non aliene, alla natura umana.
Fintanto che Neanderthal e Sapiens avevano nicchie ecologiche pur contigue ma separate, l'intelligenza evita. Però a forza di evitare accade che la nicchia si restringe e oltre ad un certo punto, come ha dimostrato la Russia con l'accerchiamento di basi militari NATO, non è più provocazione ma minaccia esistenziale.
Da quel punto in poi è cominciata l'estinzione dei Neanderthal e quindi non parliamo di tarallucci e vino, ma di azioni massive e sistemiche, di cui emergono solo gli effetti collaterali fra Neanderthal e Neanderthal.
Ancora, non si è visto nulla, letteralmente. Anche perché guardare non implica vedere.
L'estinzione dei primitivi dell'intelletto
Da un punto di vista della paleontologia si ritiene che le specie si evolvano a salti piuttosto netti e che il fattore dominante sia quello riproduttivo. Ma questa è una concezione che emerge dall'analisi dei fossili, cioè una minima e marginale parte di tutto ciò che era vivo. Sicché si osservano questi salti da una popolazione della specie A a quella B, quasi senza continuità.
In realtà, la continuità insiste nella temporanea co-esistenza che non si osserva nei fossili perché il fattore dominante NON è quello genetico-morfologico ma quello funzionale-comportamentale. La specie B rimpiazza la specie A nella nicchia ecologica comune per via di una migliore capacità gestionale di quella nicchia e tale capacità gestionale NON dipende dai singoli individui ma dalla diversa propensione a collaborare.
La diversa e migliore propensione a collaborare NON è un fattore solamente genetico, in cui certamente la genetica può costituire un elemento abilitante o un vantaggio selettivo, ma comportamentale. L'estinzione dei Neanderthal non è cominciata quando i Sapiens sono apparsi ma quando i Sapiens hanno preso atto di essere una variante quindi una specie a parte, quindi hanno modificato il loro comportamento ovvero modello di collaborazione.
Infatti nel DNA dei Sapiens ci sono ampie porzioni di Neanderthal, perché anche fra i Neanderthal non tutti gli individui erano "uguali". Alcuni Neanderthal erano meno affini al modello di collaborazione dei Sapiens, altri molto di più. Analogamente fra i Sapiens, vi erano individui più inclini alla tolleranza di modelli misti e altri meno, ma fondamentalmente l'intervallo di sovrapposizione era relativamente piccolo.
A posteriori sarà stato un attimo
Relativamente piccolo come il contributo genetico dei Neanderthal ai Sapiens. Quindi, il salto evolutivo che appare attraverso l'analisi della paleontologia appare assai meno ripido quando si studia il DNA e la sua evoluzione. Eppure, dal punto di vista dei tempi dell'evoluzione, che sono molto lunghi, è stato un attimo.
Esattamente come è un "attimo" quel momento in cui determinati individui arrivano alla consapevolezza di essere un'altra specie, in termini funzionali. Questo è il passaggio determinate, non la genetica o il tasso di riproduzione: il momento in cui c'è la transizione da comportamento individuale a modello funzionale di specie.
Se pensate che i Sapiens avranno rispetto delle superstizioni, credenze, cultura o dei templi dei Neanderthal, ricordatevi dei cristianissimi spagnoli alla corte di Montezuma. Con la sostanziale differenza che se viene fatto con le armi e la violenza, è giusto parlare di genocidio. Se lo stesso identico risultato si ottiene attraverso dinamiche naturali, si parla giustamente di selezione naturale.
Non tutto è questione di AI
Tutto questo NON ha nulla a che fare con l'intelligenza artificiale che di suo è una tecnologia e in quanto tale neutra. Non ha nulla a che fare con la tecnologia digitale. Da questo punto di vista si tratta di fattori marginali anche se chiaramente contribuiscono.
Anzi, paradossalmente, un fattore determinante è stata l'immigrazione dall'Africa che ha portato ad un generale imbarbarimento dei costumi locali (quanto questo dipenda dagli immigrati piuttosto che dalla politica che gestisce questo fenomeno non è immediatamente evidente) ma anche permesso ai Sapiens di osservare altri Sapiens provenienti da altre culture e portari di tratti morfologici differenti (e.g. colore della pelle).
Paradossalmente, perché proprio in questo melting pot, è stato possibile osservare e quindi diventare consapevoli che ci sono "uguaglianze" molto più forti del colore della pelle e persino dei legami genetici. Da qui deriva la consapevolezza di specie, altrimenti sarebbe un arianesimo mascherato.
Perché l'arianesimo oltre che essere un abomimio così come declinato nella follia nazista, oltre a mancare totalmente di basi scientifiche, è una questione morfologica per non dire estetica. Ma una specie diventa dominante in una data nicchia, non per canoni estetici, ma per una diversa funzionalità e quella funzionalità può essere trasversale agli aspetti morfologici. Che poi è il motivo per il quale abbiamo DNA dei Neanderthal nel nostro pool genetico.
Ma allora i diritti umani NON sono più universali? Invece si, quello che NON è più universale e in effetti non lo è MAI stato è la reciprocità. La stragrande maggioranza dei Neanderthal è poco incline a rispettare i diritti umani e in generale nemmeno li comprende appieno, mentre per i Sapiens sono fondamentali. Quindi la domanda è diversa: per quale ragione i Sapiens dovrebbero tollerare gente come i Neanderthal? Che si estinguano!
La consapevolezza di essere una variante funzionale ha messo fine all'assimetria tossica del rapporto di reciprocità che era, in effetti, una malasana abitudine diffusa in precedenza. Risultato? Non importa quale sia il nome, il titolo, la nazionalità, etc. invece l'elemento fondamentale è che funzionalmente ci sia un altro Sapiens dall'altra parte del rapporto di reciprocità, se non c'è, non c'è.
Se non c'è, non c'è. That's all folk.
Spoiler finale
L'
homo neanderthalis si estinse circa 40mila anni fa, quindi oggi la rivalità per il controllo della nicchia ecologica abitata dagli esseri umani su questo pianeta è fra
homo sapiens e
homo scientius ovvero tra il modello funzionale di quelli che credono di sapere qualcosa e quelli che qualcosa hanno capito.
Neanderthal moderni: analfabeti funzionali con una forte propensione alla prepotenza, abusi e violenza.
ⓘ
Studi su oltre 300.000 aziende americane mostrano come l'introduzione dell'AI ha polarizzato l’impatto sul mercato del lavoro, favorendo soprattutto i profili più esperti e senior in ambiti come l’IT e la diagnostica medica, con aumenti di produttività e salario. Al contrario, i posti per i giovani junior sono drasticamente diminuiti, con un crollo di 3 volte nel rapporto junior/senior nel recruiting, soprattutto in compiti routinari e cognitivamente semplici che ora sono automatizzati da AI. — Perplexity AI
ⓘ
Le analisi più recenti sul PIL USA del 2025 evidenziano che il calo e la debolezza di fondo nella crescita non sono da attribuire a un solo fattore, ma la riduzione della spesa della classe media ha un ruolo centrale come causa strutturale. Molti studi indicano come il rallentamento dei consumi, specialmente nella fascia media e bassa, limiti la domanda interna, innescando un effetto a catena negativo sull’economia. — Perplexity AI
ⓘ
Gli investimenti in data center alimentati da energia nucleare stanno crescendo rapidamente negli USA, fungendo da leva fondamentale per mantenere la crescita economica su un terreno positivo in un contesto di rallentamento dei consumi tradizionali. Le dichiarazioni di figure come il CEO di Nvidia mettono in luce l’importanza strategica di tali investimenti perché essi includono proporzionalmente anche le relative produzioni industriali guidate dal trend dell'AI. Tuttavia considerando la complessità economica USA, non è possibile ricondurre tutto a questo singolo fattore. — Perplexity AI
Nota metodologica
Note informative create a partire da una ricerca fatta con Perplexity AI.
Attinenza delle note, rispetto ai risultati trovati, verificata tramite Gemini.
L'etica delle leggi di natura
Diversi e autorevoli studi scientifici e pubblicazioni evidenziano come comportamenti etici umani positivi, quali l'altruismo, abbiano riscontro in natura in termini di utilità evolutiva per la specie o del gruppo. Infatti purché sufficientemente numeroso in termini di individui per fare statistica è ragionevole pensare che rientri nella teoria dell'evoluzione delle specie in quanto teoria dei gruppi. In questa prospettiva, sarebbe il comportamento ad essere un tratto di selezione.
Quindi ispirarsi alla natura per favorire dinamiche sociali è utile, e anche scientificamente ragionevole. Un concetto molto diverso invece dall'idea di imporre dei vincoli ai comportamenti umani perché essi debbano essere in linea con le c.d. "leggi di natura". Primo perché questo lede la libertà dell'individuo e ciò è ingiusto ogni volta che tale comportamento non rechi un danno
diretto ad altri individui. Secondo perché non siamo animali.
Non siamo animali nel senso che l'essere umano si caratterizza come specie per l'uso del cervello come strumento di ragionamento logico, razionale e poi scientifico. Dalla peculiarità delle mani che hanno un pollice opponibile e quindi permettono l'uso di strumenti e dello sviluppo della tecnologia. Dalla posizione eretta che permette di sfruttare i primi due vantaggi evoluzionistici.
Sia chiaro, anche i primati superiori condividono con gli ultimi due tratti caratteristici ma si differenziano palesemente nella capacità intellettive e questo è un elemento determinante perché influenza pesantemente il comportamento dell'individuo e dei gruppi di individui. Quindi è una differenza che già da sola stabilisce un tratto essenziale.
L'alba dell'homo scientius
Sicché è ragionevole pensare agli individui che abbiamo un modello funzionale radicalmente diverso come appartenenti a due "specie", anche se tale comportamento è acquisto e non genetico. In termini biologici non è vero, ovviamente. In termini funzionali è corretto e anche in termini evolutivi, perché due gruppi funzionalmente distinti che competono per il controllo della stessa nicchia ecologica, a parità di altre caratteristiche, si differenziano per il comportamento sociale.
Se all'interno di un struttura socio-culturale persiste la necessità di occultamento del talento, pena la punizione dell'individuo tramite abusi o privazioni, allora appare evidente che essa sia la ragione strutturale per cui il sistema non è competitivo. Se all'interno della stessa nicchia ecologica (nazione) esistono due modelli comportamentali differenti e caratteristici è equivalente al caso di due varianti di una stessa specie che competono per il controllo della stessa nicchia.
Indicare questa differenza per definire una variante
homo scientius non è casuale, accidentale con l'introduzione dell'intelligenza artificiale e con il confronto con immigrati da altri paesi. Come risposta ad una domanda emergente: noi chi siamo per dire che gli altri sono diversi? Dotati d'intelletto e capaci di utilizzarlo in maniera funzionale. Si tratta quindi di una presa di coscienza collettiva.
Approfondimento
La prima edizione di questo articolo è stata sottoposta all'
analisi EGA, e relativa
trascrizione sfruttando il Katia thinking framework con Gemini per far emergere dubbi e lacune nella narrazione e nella comprensione del testo secondo il principio per il quale se può capirlo un chatbot allora è comprensibile e fruibile anche da quegli esseri umani che possono avere interesse a leggerlo.
Le tasse, un esempio
Obbligare le persone all'altruismo è sbagliato e infatti non funziona affatto bene, per esempio le tasse.
Entro certi limiti funziona bene quando il do-ut-des attiva economie di scala per cui il singolo tassato riceve in termini di servizi pubblici più di quello che lui da solo avrebbe potuto acquistare con quel denaro, incluso eventuali garanzie mutualistiche ma oltre una certa soglia non più.
Infatti, l'evasione fiscale è una piaga ricorrente in alcune nazioni, in Italia addirittura i condoni o leggi per la pace fiscale chiaramente indicano che la fedeltà fiscale non è nemmeno un dilemma piuttosto
come scansarle, che pure scansarle è un costo oltre che un rischio.
Analogamente sviluppare una cultura iper-competitiva porta a perdere il vantaggio della collaborazione.
Se mettiamo insieme queste due tendenze otteniamo il paradosso che in Italia le tasse sono troppo alte perché non le pagano tutti e non le pagano tutti perché sono troppo alte. Però è notevole osservare che l'evasione fiscale in Italia era una prassi
molto prima che le tasse diventassero troppo alte.
In Italia ci troviamo di fronte ad un caso particolare, che in natura è raro osservare in animali sociali.
Ma questo non vale solo per le tasse, ma anche per la legge. In Italia non si legifera per normare ma per confondere. La legge in Italia non è solo un optional, ma un segno di demenza esserne ligi. Peggio, perché la demenza quasi si compatisce, un segno di vigliaccheria. Praticamente, Mr. Dandee a NY che sfodera la lama per difendersi dalla rapina è la norma.
Sicchè, in Italia, non stupisce affatto l'inverno demografico. Sarebbe contro-natura, l'opposto.
Infatti, il calo delle nascite
non è un fenomeno degli ultimi anni, ma storico. Il primo trend di declino è cominciato nel 1964 che all'inizio era tipico di un qualsiasi paese sviluppato in cui la natalità tende spontaneamente a raggiungere l'equilibrio della mortalità.
Dal 2008 questa fase di declino è diventata strutturale: nel 2010 era 1.5 per donna, oggi siamo a 1.2 e non frena nemmeno con l'immigrazione ma anzi piomba a picco. Per non parlare degli albanesi arrivati negli anni '90, ormai italiani come i figli, che però tornano in Albania.
Le persone felici non si suicidano, quelle esistenzialmente infelici pare si estinguano.
Se riusciamo a contagiare altri popoli con la nostra cultura della gioia e del buon vivere, potremmo salvare il mondo dal cambiamento climatico e dalla sovrappopolazione, in pratica l'agente Smith direbbe dell'italica gente che siamo un virus ma anche la cura. Tipo i doni della furbizia in Harry Potter.
Enzo Ferrari diceva che gli italiani perdonano tutto tranne il successo, ed essere felici.
La seconda parte l'ho aggiunta io perché in una società in cui il successo personale è un peccato imperdonabile, il fallimento è la naturale conseguenza di ogni impresa, necessariamente. Raggiunto questo maestoso obiettivo, il passo successivo era ovviamente sconfiggere la felicità.
Oppure elargire a tutti egualmente come il reddito di cittadinanza che dal 2019 al 2024 ha creato 39 miliardi di maggiore debito pubblico e alimentato l'inflazione, ma prodotto nulla. Fossimo cavie, produrremmo risultati sballati anche su un modello perfetto.
Milioni di persone a cui è stato regalato cinque anni sabbatici per riorganizzarsi la vita o costruirsi una carriera, è andata spritz ad aspettare il salvatore della patria. Quando ho scritto che guardare non implica anche vedere, non è tanto per dire!
Perché i nazisti diventarono nazisti?
Anni fa comprai un libro di cui non ricordo il titolo e non ricordo l'autore, e se oggi avessimo una lista nera dei libri quello ci sarebbe stato sicuramente e probabilmente è uno di quei libri che è in una lista "attenzionata", perché la casa editrice è specializzata in pubblicazioni filo-naziste.
Non è un libro che si può comprare online o che si trova nelle edicole ma bisogna ordinarlo da una libreria, attendere che arrivi e andare a ritirarlo. Non mi ricordo se l'ho pagato in contanti o con un mezzo tracciabile, m'importa sega di essere "attenzionato", tanto già allora, più di così! 😉
Quel libro parla, e lo fa con cognizione di causa, di quello che era l'ideologia alla base di quello che poi sarebbe diventato il nazismo e della sua evoluzione nel tempo, con un taglio difensivo. Non mi ha convinto, ma fra le tante pubblicazioni di quella casa editrice è probabilmente l'unico libro che una persona adulta, matura, senziente e curiosa può apprezzare di leggere.
Perché una mente elevata apprezza anche quello che NON condivide, quindi impara senza credere. Che poi non è nulla di eccezionale, imparare dagli errori altrui, se questi errori sono descritti in modo razionale e coerente. Quindi, cosa diceva quel libro che valeva la pena di leggere?
Poco, ma faceva riflettere sul fatto che in principio le basi ideologiche del nazismo non erano così strane, per l'epoca, o malvagie. Se gli avessimo tolto l'etichetta data dai posteri, all'inizio sembrava accettabile e persino ragionevole. Come la prima edizione di questo articolo, quella che ora va da "La truffa perfetta dell'AI" a lo "Spoiler finale" ma senza quest'ultimo e le frasi in parentesi.
Curiosamente si possono ottenere declinazioni opposte della 1a edizione del mio articolo a seconda di come ci si accorda su alcune definizioni, motivo per il quale ho anticipato già nella prima edizione lo spoiler e il testo fra parentesi, per porre subito dei limiti all'interpretazione.
Curiosamente i concetti che avrebbero permesso una declinazione umana delle basi ideologiche del nazismo sono stati formalizzati tutti dopo la WW2. Questo NON significa che difenda il nazismo, significa che sto sottolineando l'importanza dell'introduzione inserita nella 4a edizione.
Questo risponde alla domanda implicita nel titolo: come hanno fatto milioni di persone, tutte quante insieme, ad incamminarsi in una deriva ideologica e quindi a scrivere una delle peggiori pagine della storia moderna e forse di tutta la storia occidentale. Forse, perché mica detto che l'Inquisizione Spagnola fosse meglio delle SS naziste piuttosto che fosse un'epoca meno civile, forse.
Questo concetto di deriva di massa generato da idee che diventano ideologie che poi "macerano" invece di essere razionalizzate non è un fatto nuovo ma piuttosto si ripete in diverse epoche e in diversi contesti. Ma fondamentalmente è il prodotto dello stesso difetto cognitivo che perciò vale la pena di esplorare e capire.
Related articles
Il modello HR e l'estinzione impresa italiana (2025-10-11)
Stupidity is the true Evil (2025-10-05)
Il QE al tempo dell'analfabetismo funzionale (2025-09-03)
Il modello otto-novecentesco ha fallito (2025-06-14)
La misura del degrado del sistema (2025-04-18)
Capire è la chiave di volta (2024-11-27)
The paper money is financial communism (2024-07-31)
L'abominevole truffa dei bonus edilizi (2024-05-22)
La demografia nel carrello della spesa lkdn html pdf (2019-05-01)
L'importanza del TCMO (2017-10-31)
Il vantaggio di essere furbi lkdn html pdf (2017-04-07)
L'illusione del controllo (2016-04-17)
Share alike
© 2025, Roberto A. Foglietta <roberto.foglietta@gmail.com>, CC BY-NC-ND 4.0